Ultimo Aggiornamento:
11 maggio 2024
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Argomenti

L’Europa degli egoismi?

Paolo Pombeni - 03.07.2014

L’apertura ufficiale della nuova legislatura europea dovrebbe essere occasione di qualche riflessione. Per carità, da un certo punto di vista le riflessioni si sprecano: come di rito moltissimi si buttano a fare programmi, professioni di fede europeista (e adesso anche anti-europeista), dichiarazioni filosofico-universali. Pochissimi, ci sembra, ragionano su quello che è il tema centrale: come potrà sopravvivere una Unione Europea che sta perdendo le ragioni della sua unità.

L’Europa non è nata da un sogno più o meno utopico di alcuni idealisti, come vogliono le narrazioni ufficiali e ricche di autocompiacimento. Certo, ci sono stati anche quelli e hanno avuto la loro importanza, perché un grande progetto politico non sta in piedi senza quella componente. Tuttavia a dare gambe a quel sogno è stata una ben precisa situazione storica. leggi tutto

Una doccia fredda per il Front national

Riccardo Brizzi - 01.07.2014

Nonostante tra i due non corra buon sangue Jean-Marie Le Pen avrebbe comunque potuto insegnare alla figlia Marine una vecchia lezione dell'Ue: l'eurofobia non è quasi mai un collante sufficiente per formare (e tenere coeso) un eurogruppo all'interno del Parlamento di Strasburgo. All'indomani del successo alle europee, la leader del Front national (FN) aveva annunciato che l'emiciclo europeo sarebbe stato un «trampolino» per il proprio movimento. Rischia invece di diventare il teatro della prima delusione politica dopo due anni di crescita elettorale continua (dalle presidenziali alle europee, passando per legislative e municipali). leggi tutto

A passo lento l’Europa si muove

Gianpaolo Rossini - 01.07.2014

Il vertice europeo dei capi di stato del 25 e 26 giugno segna una significativa presenza italiana e presenta nel lento cammino dell’integrazione continentale aspetti nuovi: alcuni sconcertanti e altri, per fortuna, più rassicuranti. In primis il vertice sancisce un forte isolamento della Gran Bretagna. In secondo luogo,vi è  la nomina del presidente della commissione sulla base della maggioranza che si è stabilita nel parlamento europeo in seguito alle elezioni del 25 maggio 2014. In terzo luogo si accorda una pur lieve flessibilizzazione ai paesi con conti pubblici gravati da alte posizioni debitorie.

La crescente distanza della Gran Bretagna dall’Europa ha origini lontane e vicine. leggi tutto

Le scuse di Cameron

Giulia Guazzaloca - 28.06.2014

Qualche giorno fa il premier britannico David Cameron ha rivolto pubblicamente le sue scuse al paese per aver assunto nel suo staff Andy Coulson, già direttore di News of the World, riconosciuto dalla magistratura colpevole di aver ordinato intercettazioni illegali sui telefoni di personaggi famosi, tra cui anche membri della famiglia reale. Fin dall’epoca dello scandalo, nel 2011, che aveva provocato la chiusura del tabloid e un gran putiferio nel mondo dei media inglesi, il primo ministro si era impegnato ad assumersi la piena responsabilità per aver nominato Coulson suo spin doctor per la comunicazione, qualora le accuse nei suoi confronti fossero state confermate dalle indagini. Così ha fatto, in una dichiarazione trasmessa in TV, lo scorso martedì, presentando agli inglesi le scuse «più sincere» e ammettendo che l’assunzione di Coulson era stata «una decisione sbagliata». leggi tutto

La riforma del senato e il modello tedesco immaginario

Gabriele D'Ottavio - 26.06.2014

Nell’attuale dibattito sulla riforma del Senato, il Bundesrat tedesco viene sempre più spesso menzionato come il principale modello di riferimento. In realtà, e come abbiamo già avuto modo di osservare (Mentepolitica, 15.4.2014), non sempre gli accostamenti al caso tedesco appaiono appropriati e soprattutto coerenti con l’obiettivo della riforma costituzionale dichiarato dal governo. Se l’ambizione infatti è quella di ridimensionare in maniera significativa il ruolo politico della seconda camera non è al Bundesrat che occorre guardare. leggi tutto

“The House of One”. Tre religioni sotto lo stesso tetto

Claudio Ferlan - 26.06.2014

È un’idea che nasce a Berlino nella centrale Petriplatz, un pensiero tanto affascinante quanto innovativo: costruire un edificio che ospiti, tutte assieme, una chiesa, una moschea e una sinagoga (in ordine alfabetico). Non basta. In mezzo ci sarà un grande spazio per un luogo d’incontro, dibattito e mutua comprensione nel quale ciascuno è il benvenuto: non solo i fedeli delle tre religioni monoteiste, ma tutti i credenti e i non credenti; chiunque abbia voglia di ascoltare e discutere. “La meraviglia di Berlino”, l’ha definita qualcuno. leggi tutto

Insensibilità UE?

Paolo Pombeni - 24.06.2014

Anche chi è da tempo un europeista convinto non può fare a meno di interrogarsi sulla insensibilità dei governi dei paesi membri dell’Unione, ma anche dei gruppi dirigenti del Parlamento Europeo circa la attuale situazione di “consenso” che incontra la gigantesca macchina istituzionale che presiedono. I numeri sono impietosi: scarsa partecipazione elettorale, crollo continua della fiducia alla UE nei sondaggi di Eurobarometro (sondaggi significativi, perché certo non provengono da un istituto di rilevamenti pregiudizialmente contrario a quel che passa a Bruxelles).

A fronte di questa caduta di identificazione dei cittadini dei 27 paesi membri nel progetto europeo non si assiste ad alcuna controffensiva. Al contrario governi e vertici dei grandi partiti rappresentati all’europarlamento sembrano interessati solo a modeste strategie di spartizione consociativa delle cariche più significative. leggi tutto

Caos a destra

Michele Marchi - 24.06.2014

Mentre il PS lancia il grido di allarme per il rischio di una vera e propria scomparsa politica e la gauche nel suo complesso si prepara a presentarsi in ordine sparso alle presidenziali del 2017, la destra repubblicana dell’UMP fatica ad approfittarne. Dopo un biennio caratterizzato dallo scontro tra Jean-François Copé e François Fillon, l’UMP è ad un bivio. Nei prossimi mesi dovrà non solo trovare un nuovo presidente, una linea politico-ideologica (rispetto al centro e al FN) e una certa chiarezza organizzativa (situazione finanziaria e statuto relativo alle primarie), ma dovrà soprattutto stabilire se Nicolas Sarkozy è ancora una risorsa spendibile o, al contrario, il principale ostacolo alla sua maturazione e al ritorno alla guida del Paese. leggi tutto

Grillo-Farage: un matrimonio di interesse ma non solo

Giulia Guazzaloca - 17.06.2014

Probabilmente le polemiche non si placheranno nemmeno ora che la consultazione in rete (quasi 30mila partecipanti) ha stabilito a larghissima maggioranza che al Parlamento europeo il Movimento 5 Stelle si dovrà alleare con lo United Kingdom Indipendence Party di Nigel Farage e aderire al gruppo Europa della Libertà e della Democrazia (presieduto dallo stesso Farage). In molti hanno contestato l’esclusione dei Verdi dal referendum online, ma soprattutto, nelle scorse settimane, avevano respinto la proposta di Beppe Grillo di un’alleanza con lo UKIP: partito dal chiaro profilo antieuropeo, collocato politicamente all’estrema destra, che non fa mistero di voler difendere l’identità britannica tanto dall’establishment di Bruxelles quanto dagli immigrati. Tanto basta a molti esponenti del M5S, che si percepiscono come un gruppo dalla «naturale» collocazione a sinistra (il movimento delle battaglie ambientaliste, per la tutela dei beni comuni, per la difesa dei consumatori, contro la «precarizzazione» del lavoro), per stigmatizzare l’accordo con Farage e le ragioni di realpolitik che sottendono la scelta di Grillo. leggi tutto

L’Ucraina orientale tra scontri, separatisti e speranza

Carlo Reggiani * e Yevgeniya Shevtsova ** - 12.06.2014

Lo scorso autunno l’Euromaidan iniziò a Kiev come un movimento per avvicinare l’Ucraina all’Europa e ai valori europei. Tuttavia, a pochi mesi di distanza, si potrebbe avere l’impressione che la metà russofona del paese non condivida il messaggio della piazza di Kiev o addirittura lo opponga. Questo è il quadro dipinto dalla maggioranza dei media russi ma che a volte traspira anche a Occidente, dove una lettura superficiale della questione potrebbe suggerire una netta divisione tra Est e Ovest. Ma dove si trova esattamente il conflitto in Ucraina e da dove esattamente deriva? La questione è complessa ma proveremo a suggerire alcune interpretazioni. leggi tutto