Ultimo Aggiornamento:
18 gennaio 2025
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Argomenti

La Corte Costituzionale dichiara illegittima la normativa della provincia autonoma di Trento che richiede la residenza di dieci anni sul territorio nazionale per le prestazioni in materia di edilizia residenziale pubblica

Francesco Provinciali * - 18.01.2025

Il primo colpo di piccone alla legislazione autonoma che genera situazioni di differenziazione di ‘status’ è stato dato e per ora riguarda l’edilizia residenziale pubblica nella Provincia di Trento. Le Sentenze della Consulta sono orientate a valutare le leggi ordinarie in rapporto al principio giuridico della loro costituzionalità. Dal sito della Corte Costituzionale si riporta uno stralcio della sentenza emessa il 3 gennaio 2025 che aprirà ad una riconsiderazione della materia abitativa sull’intero territorio nazionale. 

La Corte costituzionale, con la sentenza numero 1, ha dichiarato, in riferimento agli articoli 3 e 117, primo comma, della Costituzione, l’illegittimità costituzionale degli articoli 5, comma 2-bis, e 3, comma 2-bis, della legge della Provincia autonoma di Trento 7 novembre 2005, numero 15, nella parte in cui richiedono, per l’assegnazione dell’alloggio a canone sostenibile e per il contributo integrativo del canone di locazione, la residenza in Italia per almeno dieci anni, di cui gli ultimi due, considerati al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, in modo continuativo. (omissis)

Con riferimento a prestazioni che assicurano un’esistenza dignitosa e sono funzionali alla piena realizzazione della persona umana e all’effettivo esercizio degli altri diritti costituzionali, la previsione del requisito della residenza di dieci anni sul territorio della nazione non è sorretta da

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Ancora il dilemma del centro

Paolo Pombeni - 15.01.2025

Mentre nei sondaggi cresce il gradimento di Giorgia Meloni, in una politica abbastanza stanca si torna a discutere del dilemma di una formazione centrista in grado di contrastare la corsa alla radicalizzazione, in Italia per la verità ora un poco ridimensionata (anche per il fenomeno dell’astensionismo), ma in altri paesi europei in espansione specie sulla destra (basterà citare i casi di Germania e Austria, ma anche in Francia il fenomeno tiene ancora banco e persino in Gran Bretagna si riaffaccia sulla scena).

Da noi la situazione è abbastanza diversa per quanto riguarda il destra-centro e per quanto riguarda il centro sinistra. Nel primo caso Forza Italia, con l’appendice di “Noi moderati” di Lupi, sta saldamente occupando quell’area, pur con presenze geograficamente a macchia di leopardo: abbastanza forte in alcune aree, molto debole in altre. Non si può dire che eserciti un peso decisivo nella coalizione di governo, ma certo è efficace nel contrastare il salvinismo consentendo alla Meloni anche di tenere a freno qualche nostalgia barricadiera dei suoi. Poi FI ottiene qualche poltrona nelle spartizioni (vedi quel che avviene per il rinnovo dei giudici della Consulta), ma non riesce ad imporre qualche sua battaglia significativa come quella sul cosiddetto “ius scholae” per leggi tutto

Uso smodato delle tecnologie e impoverimento cognitivo e linguistico

Francesco Provinciali * - 11.01.2025

Tutto ciò che sta cambiando nei nostri stilemi comunicativi non è dovuto – come in passato – solo ad un avvicendamento generazionale. L’irrompere della tecnologia e ciò che inizia ad emergere con le applicazioni dell’intelligenza artificiale recano il senso di una sorta di rivoluzione sintattica, semantica e simbolica nell’uso delle parole fino alla loro sostituzione con nuove espressioni lessicali. Mettiamoci un attimo nei panni di quel docente che – ritirando i temi assegnati ai suoi alunni – si è accorto che la quasi totalità degli svolgimenti era stata fatta utilizzando ChatGPT: un’applicazione basata su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, sviluppata da OpenAI e specializzata nella conversazione con un utente umano che ha mostrato notevoli capacità nel generare un testo simile a quello usato dalle persone. Credo che avremmo conferma della pervasività dei sistemi informatici e del fatto che gradualmente hardware e software si avvieranno a sostituire la logica del ragionamento pensato, come scrive il Prof Andreoli usando il cervello che teniamo in tasca piuttosto che quello che abbiamo in testa. Un recente Rapporto OCSE sulle competenze cognitive degli adulti   ha evidenziato una carenza di comprensione di un testo (literacy), nella logica matematica semplice (numeracy) e nel problem solving, che piazzano l’Italia al quartultimo posto tra i Paesi industrializzati. leggi tutto

Meloni fra Usa e UE

Paolo Pombeni - 08.01.2025

Era inevitabile che si speculasse sul significato del viaggio lampo di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago ospite di Trump. Vi contribuiscono la natura semi-segreta dell’iniziativa almeno nella sua prima parte, perché poi le si è data ampia pubblicità, ma altrettanto i molti aspetti impliciti nella costruzione di un rapporto particolare fra il nuovo presidente americano e la premier italiana.

Essendo tutto molto aggrovigliato, è comprensibile che ci sia ampia possibilità di scelta sugli aspetti che ciascuno può privilegiare nella propria lettura dell’evento. Uno che ha colpito molto, ma che a nostro avviso è interpretato superficialmente, è il carattere personale-solitario dell’incontro che almeno sul versante italiano non ha coinvolto le articolazioni istituzionali del governo, in primis il ministro degli Esteri. Al di là delle scontate riflessioni sul carattere sempre più leaderistico dei vertici politici, cosa che peraltro non è una novità (De Gasperi nel ’47 non andò negli USA col ministro degli Esteri; De Gaulle, Brandt, Kohl e tanti altri si sono mossi in maniera simile), c’è un dato formale da tenere presente: la legge americana e le consuetudini non consentono ad un presidente eletto, ma non ancora in carica, di avere interlocuzioni istituzionalizzate con i vertici di altri stati. Per questo era necessario salvare la finzione leggi tutto

La condizione di povertà sanitaria in Italia

Francesco Provinciali * - 04.01.2025

In una recente pubblicazione intitolata “Tra le crepe dell’universalismo – Disuguaglianze di salute, povertà sanitaria e Terzo settore in Italia”, edita da Il Mulino e presentata alla Camera dei Deputati, l’Osservatorio povertà della Fondazione Banco Farmaceutico, ribalta lo stereotipo del malato immaginario di Moliere, schizofrenico e diffidente di natura, sulla base dei dati raccolti in una indagine che riguarda le cure mediche, quelle differite o a cui si rinuncia e l’acquisto e il consumo dei farmaci. Le persone malate e bisognose di cure per davvero, in condizione di border line economico o di vera e propria povertà, sono in difficoltà e alcune, per essere aiutate, si rivolgono ai 2011 enti e associazioni del terzo settore convenzionati con Federfarma oppure gettano la spugna e rinunciano a curarsi senza per questo essere negazioniste. L’evidenza dei dati- come ho imparato dal Prof. Giancarlo Blangiardo, già Presidente Istat e illustre demografo, nonché componente dell’Osservatorio insieme ad altri autorevoli esperti come il Prof. Silvio Garattini– è incontrovertibile e apre un versante di considerazione del fenomeno della povertà in Italia, recentemente evidenziato dalle Ricerche Istat e Caritas ma anche dal 58° Rapporto del CENSIS: quello della povertà sanitaria. Anche il cotè sanitario-medicale concorre a rimarcare fratture e gap tra benestanti leggi tutto

La sicurezza sui posti di lavoro è un principio di civiltà giuridica

Francesco Provinciali * - 21.12.2024

In tema di sicurezza non va trascurato quanto essa sia importante – oltre che nella vita sociale in generale – anche sui posti di lavoro: è un aspetto del più ampio contenitore della sicurezza individuale e collettiva, come principio di civiltà giuridica per il quale esistono previsioni normative di tutela ma del quale ci si ricorda in occasione di fatti di cronaca purtroppo ricorrenti e in crescita. Nei primi dieci mesi del 2024 sono stati ben 890 i morti sul lavoro, 22 persone in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un aumento del 2,5 %.

La recentissima tragedia di Calenzano e altri episodi successivi a questa rilevazione dell’INAIL ci mettono di fronte ad una evidenza che non è più possibile ignorare: è lo stesso Presidente della Repubblica a ricordarlo con autorevolezza e intensità, usando toni che richiamano una sorta di piaga sociale a cui occorre porre rimedio.

Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell‘articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” definisce e regolamenta in Italia tutta la normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Questo decreto è comunemente conosciuto come Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” e – oltre a statuire una regolamentazione nazionale leggi tutto

Fra radical-populismo e voglia di centro

Paolo Pombeni - 18.12.2024

È abbastanza curioso notare come le cronache politiche si siano incentrate su due fenomeni agli antipodi fra loro: l’intemerata di Giorgia Meloni alla festa del suo partito che rilancia il radical-populismo (prontamente sostenuta dai suoi avversari che amano calvare le stesse onde) e il gran discutere dell’ipotetica rinascita o rifondazione di un “centro”, dibattito che al momento sembra interessare più i commentatori e qualche spezzone delle classi dirigenti che non l’elettorato.

La premier è apparsa una volta di più incapace di liberarsi dai panni del comiziante che deve imporsi in un mondo considerato ostile a prescindere e deciso ad emarginarla. Nonostante i riconoscimenti che riceve sul piano internazionale e non solo, anche da osservatori non legati alla sua parte politica, non riesce proprio a consolidare questa immagine ignorando le critiche che le piovono addosso assumendo la postura del leader che parla del suo programma e ignora le polemiche scontate dei suoi competitori. Brandire i numeri a suo favore come clave da battere sulle teste degli avversari non le giova, perché così facendo fa apparire cifre fondate come trovate da comizio, il che presso una parte del pubblico induce a pensare che abbia ragione chi le ritiene propaganda e non dati reali. leggi tutto

L’Italia affetta dalla sindrome da galleggiamento, mentre il ceto medio è sfibrato

Francesco Provinciali * - 14.12.2024

Anno critico il 2024: ne tratta il 58° Rapporto del Censis, che riesce ogni volta ad offrire appropriate chiavi di lettura e di interpretazione sullo stato della società italiana. L’appuntamento annuale con l’Istituto di piazza di Novella a Roma, fondato dal Prof. Giuseppe De Rita, è sempre convincente nella sua disamina dettagliata e nell’uso di metafore descrittive che esplicitano stilemi comunicativi originali e sorprendenti, perché l’analisi conosce ma la sintesi crea: ne hanno parlato Giorgio De Rita e Massimiliano Valerii nel corso della presentazione che ha avuto luogo presso la sede del Cnel.

Fragilità, come evidenza palpabile pur in un contesto in cui si ricomincia a parlare di crescita (esplode il turismo con 447 milioni di visite nel 2023): questo è l’incipit del rapporto, considerato il quadro delle incertezze internazionali ma anche le discontinuità presenti nella società italiana, perché siamo bravi nelle crisi ma meno nelle ripartenze. Lo stesso concetto di ‘fine’, un tempo usato a rappresentare lo scopo di una progettualità poi rivelatasi effimera viene adesso ribaltato perché ricorrente nell’immaginario collettivo piuttosto per descrivere un arresto, la stasi di un Paese in attesa, in cui il ceto medio si sta sfibrando e sgretolando per la contrazione del potere d’acquisto, diminuito del 7% così come risulta erosa leggi tutto

La politica italiana nel turbinio della politica internazionale

Paolo Pombeni - 11.12.2024

Con l’esito della replica delle votazioni della costituente Cinque Stelle come chiesto da Grillo si arriva ad una provvisoria conclusione di una querelle che secondo alcuni avrebbe potuto movimentare la politica italiana. Siamo davanti ad un modo un poco provinciale di guardare alle vicende di casa nostra, perché c’è da dubitare che con il turbinio di eventi in corso nella politica internazionale possa diventare determinante la diatriba che coinvolge Grillo e Conte.

Ciò non significa ignorare che una qualche ricaduta anche questa vicenda ce l’avrà. Il capo dei Pentastellati ha vinto (neppure in misura travolgente) la sua battaglia per il controllo del partito, ma i costi potrebbero non essere lievi. È bene non dimenticare che si tratta di un confronto all’interno dei soli militanti registrati del Movimento, che rappresentano una frazione minima degli elettori, per cui non è affatto detto che il duello ingaggiato dal comico fondatore non abbia poi successo nell’erodere il consenso di M5S nelle urne.

Non si dimentichi che, a meno di scioglimento della legislatura prima della scadenza (2027), al momento improbabile, i prossimi test elettorali saranno tutti a livello amministrativo (regionali e comunali), terreni su cui già di suo i pentastellati non vanno bene, ma su cui potrebbero incidere leggi tutto

Economie senza Paese: i mercati nell’era globale

Francesco Provinciali * - 07.12.2024

Il CENSIS, oltre agli autorevoli Rapporti annuali che sono da decenni un punto di riferimento imprescindibile per chi voglia osservare e seguire le derive evolutive (o involutive) del Paese, pubblica Ricerche tematiche centrate su argomenti specifici, legati alle dinamiche socio-economiche in atto e utili per comprendere il presente – senza renderlo “asfissiante” (preoccupazione ricorrente dell’Istituto) o pregiudizialmente negativo (ci è noto “l’ostinato continuismo “del suo fondatore Giuseppe De Rita) nelle sue dinamiche in divenire. Ciò avviene grazie ad uno staff interno di ricercatori di altissimo livello e avvalendosi delle analisi di esperti la cui competenza specifica si inserisce perfettamente nella cornice di eminenza e prestigio che caratterizza il Centro Studi di piazza di Novella a Roma. Ed ecco che dal cilindro CENSIS esce una raccolta – densa e pertinente – di saggi brevi in tema di economia, seguendo la traccia degli scenari che caratterizzano e configurano il dibattito interno del nostro Paese e i più ampi orizzonti dell’economia globale. Lo puntualizza in modo chiaro nell’editoriale di esordio il Presidente dell’Associazione italiana banche estere, Guido Rosa, che focalizza due ambiti tematici come contenitori di più mirate analisi: il primo è “che cosa fare” per garantire continuità alla crescita economica, oltre le dinamiche protezionistiche, le crisi determinate leggi tutto