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Quali motivazioni pedagogiche sottendono le linee guida del Ministro Valditara
Il Ministro Valditara presenta le indicazioni nazionali per il primo ciclo del nostro ordinamento scolastico e subito si scatena la canea degli oppositori che le additano come il “manuale dello studente sovranista”.
Si tratta in genere di giudizi severi espressi sulla carta da persone che non mettono piede in una scuola da quando la frequentavano come studenti, ne conservano forse un cattivo ricordo e giudicano in modo ideologicamente preconcetto il testo licenziato dalla commissione ministeriale, includendo ad es. la scuola dell’infanzia (che ha i ‘suoi’ Orientamenti educativi) nel primo ciclo di istruzione.
In questa premessa vorrei tentare di interpretare alcune motivazioni pedagogiche che hanno sollecitato i nuovi indirizzi didattici nazionali che cercherò di considerare nel merito in una successiva riflessione.
Negli ultimi decenni c’è stata una destrutturazione delle materie e delle discipline scolastiche a favore di un generalismo ibrido: ne è prova l’accorpamento di insegnamenti classici come la storia e la geografia nella cosiddetta “geo-storia”, un miscuglio di idee sovrapposte e depauperate da solide conoscenze.
Così come l’espunzione delle poesie mandate a memoria, delle tabelline (sostituite da calcolatrici e pc), della scrittura manuale, della musica e dell’arte ridotte a corollari sperimentali. Ora i temi si fanno usando ChatGPT, lo stesso dicasi leggi tutto
