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La famiglia come luogo di comunicazione
Riusciamo ancora a relazionarci in modo autentico, a intenderci e farci capire?
Nelle nostre comunicazioni le immagini prevalgono sul dialogo, l’immediatezza sulla riflessione: il messaggio mediatico non è il prolungamento della parola nel mondo ma la sua negazione.
Il paradosso odierno consiste nell’accertare una incomunicabilità di fondo proprio nella società definita “della comunicazione”, già a partire dal contesto familiare.
Tra le tante responsabilità ci sono anche quelle che riguardano i nostri comportamenti quotidiani.
Riflettiamo insieme su tutto quello che la società sta lentamente perdendo: senso etico, valori (sostituiti dalle opinioni); tradizioni, gerarchie, il valore fondativo della famiglia, quello pedagogico dell’esempio, il metodo della “mitezza”, il senso del “limite”, della “dignità” e della “vergogna”, il concetto di “normalità” (tutto è esasperato, prevale l’effetto straordinario: bisogna ’stupire’).
Possiamo affermare che tutti i fenomeni di disagio hanno una matrice individuale ma anche una matrice sociale”, a cominciare da quelli che si realizzano nel contesto della famiglia.
Basta leggere i titoli dei quotidiani ma anchela TVha le sue responsabilità.
Ci sono programmi di pessimo gusto che incitano alla violenza fin dalla prima infanzia, che sollecitano la ricerca del successo ad ogni costo, che propongono fiction e reality infarcite di modelli comportamentali ed etici assolutamente effimeri e negativi. leggi tutto
