Ultimo Aggiornamento:
16 luglio 2025
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Si inizia da scuola e giustizia

Paolo Pombeni - 28.08.2014

Dunque i mille giorni di Renzi sono al via: nel consiglio dei ministri di venerdì, che sembra sarà notturno, giusto prima che il premier voli a Bruxelles per il vertice europeo, inizierà il percorso delle riforme. Si parte da scuola e giustizia, twitta Renzi, anche se sui due dossier si è a stadi molto diversi: per la scuola siamo a “linee guida” ed abbiamo un ministro come la Giannini che non è esattamente il top del peso politico (ma il premier ha avocato il tema a sé); per la giustizia si è più avanti, con normative quantomeno già abbozzate e con un ministro, Orlando, che ha già fatto un buon lavoro di preparazione con i contesti di riferimento.

La critica che si fa al governo è che la riforma che in realtà la UE e il contesto internazionale attendono con maggior interesse è quella relativa al mercato del lavoro, dove invece sembra si vada più a rilento. Tuttavia gli osservatori più equilibrati riconoscono che le due riforme in campo hanno dalla loro ragioni molto solide da più di un punto di vista. leggi tutto

I partiti delle riforme (e la riforma dei partiti)

Paolo Pombeni - 26.08.2014

Riprende la vita politica dopo la pausa ferragostana e la questione in campo è, ovviamente, quella delle riforme. Renzi deve stringere, sia per sottrarsi all’accusa di essere uno che promette molto, ma conclude poco, sia per ottenere quella credibilità internazionale che gli permetta di trovare le sponde necessarie per evitare di finire vittima di una speculazione pronta a gettarsi sulle difficoltà economiche dell’Italia.

Per il Consiglio dei Ministri di venerdì 29 agosto sono annunciate grandi novità, ma il premier sa benissimo che quella è ancora la fase degli annunci. Perché i piani diventino operativi ci vogliono i tempi dei passaggi parlamentari, che non sono mai rapidi, dunque perché gli annunci siano almeno credibili bisogna che si crei una aspettativa di sicuro approdo legislativo nonostante le baruffe che potranno crearsi alle Camere. leggi tutto

Se la storia potesse avere un peso …

Paolo Pombeni - 21.08.2014

Tra le varie effervescenze agostane c’è adesso il dibattito attorno alla proposta dell’on. Fioroni di intitolare l’edizione di quest’anno della Festa dell’Unità ad Alcide De Gasperi. Un po’ perché la proposta è bizzarra, un po’ perché bisogna pur scrivere di qualcosa, i giornali hanno dato spazio alla faccenda. Ne è uscita l’immagine di un ceto politico ed intellettuale, almeno per quel che riguarda gli interpellati dai giornali, diciamo non proprio all’altezza dei tempi.

Ci si consenta di aprire con una notazione curiosa. Tutti hanno discusso della proposta Fioroni, che alla fine è pur sempre la trovata di un singolo, ma, se non ci siamo distratti, non è stato messo in rilievo un fatto ben più singolare: in alcuni giornali nazionali è apparsa una inserzione pubblicitaria piuttosto corposa in memoria di De Gasperi firmata e pagata dal gruppo parlamentare PD. A noi è sembrato qualcosa di ben più significativo.

Ciò su cui vale la pena di discutere non è la bizzarria di dedicare una kermesse che mischia l’intrattenimento gastronomico-musicale con un po’ di talk show della politica-spettacolo alla memoria di qualche illustre personaggio del passato, quanto la reazione che ciò ha suscitato. Perché in realtà i temi forti del contendere (si fa per dire) sono stati due: il primo se fosse più o meno ragionevole dedicare una festa “comunista” alla memoria di un avversario storico del comunismo; leggi tutto

Si fa presto a dire riforme

Paolo Pombeni - 19.08.2014

Doppiato il Ferragosto si fanno i progetti politici per l’autunno ed a dettare l’agenda è la situazione concreta: poco brillante, come certificano le cifre sulla situazione economica, meno drammatica di quel che si poteva prevedere solo perché le difficoltà economiche mettono in crisi anche molti importanti partner europei e questo fa sperare che siano disponibili a qualche allentamento delle politiche di austerità.

Di nuovo si presenta però il noto mantra: per avere il privilegio di un occhio europeo benevolo è necessario mostrare che siamo capaci di fare le riforme. Non basteranno quelle istituzionali che servono a mostrare la forza della nuova classe politica che si sta insediando al potere e che così dà prova di non essere ostaggio dei vecchi clan (sebbene sia opportuno ricordare che la vicenda è tutt’altro che conclusa e dunque qualche sorpresa può sempre arrivare). Ci vorranno le riforme del sistema economico, inteso nella sua accezione più larga, e qui la faccenda è molto più difficile perché tocca davvero il tema del consenso popolare. leggi tutto

Una strana estate

Paolo Pombeni - 14.08.2014

Non è un’estate strana solo dal punto di vista meteorologico: lo è anche dal punto di vista politico. Renzi ha vinto il round al Senato sulla riforma costituzionale, ma deve prepararsi ad una battaglia d’autunno che si preannuncia molto difficile. Certo vi giunge ancora col favore popolare e senza un vero sfidante alternativo (almeno stando ai sondaggi), ma sono in molti a scommettere sulla possibilità di coglierlo in fallo ed a prepararsi a trarne profitto.

Le strategie per ottenere questo risultato sono più d’una, ma tutte ruotano attorno ad perno: mandare in crisi la situazione interna del PD. Da un certo punto di vista verrebbe da commentare: niente di nuovo sotto il sole, visto che per i quarant’anni della centralità DC è stata la caratteristica stabile della vera opposizione ad essa. Essendo la DC un partito composito, la destra esterna cercava di aizzare quella interna cattolica a rompere con quelli che allora si chiamavano più o meno i “comunistelli di sacrestia”, e la sinistra esterna faceva appello alla sinistra cattolica perché rompesse l’alleanza con capitalisti e conservatori. leggi tutto

Una domanda di giustizia

Paolo Pombeni - 07.08.2014

Forse il mese di agosto non è il più adatto per avviare dibattiti molto seri, ma questa è una estate anomala e dunque si può infrangere la regola e ragionare su qualcosa che non sia il solito dibattito da ombrelloni.

Parliamo della questione giustizia e lo facciamo da “laici”, perché non siamo davvero esperti del settore (a parte una laurea in giurisprudenza presa quarant’anni fa), ma riteniamo che per la giustizia valga qualcosa di simile a quel che Bismarck diceva della guerra: una faccenda troppo seria per lasciarla gestire ai generali. Infatti anche per questa riforma sembra che tutto debba risolversi in una triangolazione assai discutibile: i magistrati (o meglio la loro associazione sindacale), gli avvocati e la classe politica. Sia detto senza intenti offensivi: tre corporazioni, ciascuna interessata, a volte legittimamente a volte meno, a difendere sue prerogative, per non dire qualche privilegio. leggi tutto

La padella e la brace

Paolo Pombeni - 05.08.2014

Che dietro lo scontro sulla riforma per il Senato ci fosse in realtà la battaglia per la legge elettorale (e forse anche per un’ipotesi di elezioni anticipate) l’avevano capito quasi tutti. Quel che non è ancora chiaro è se quella battaglia Renzi l’abbia davvero vinta in anticipo,

A stare a quel che si dice sui media ci sarebbero una serie di concessioni pronte per varie parti in causa che potrebbero spiegare una nuova fase di semi-dialogo almeno con alcune delle forze politiche. L’impressione però è che, come nella progettazione dell’Italicum si agì con discreta leggerezza su più di un punto, altrettanto si stia facendo ora: insomma alcune delle riforme prospettate sembrano porsi nella classica alternativa fra la padella e la brace. leggi tutto

Il Popolo e la classe politica

Paolo Pombeni - 29.07.2014

Se c’è da prestare fede alle rilevazioni dei sondaggi, il popolo sta con Renzi (circa il 65% dei gradimenti, cifra notevole per un presidente del consiglio italiano) e non sembra apprezzare particolarmente le furiose battaglie che si stanno svolgendo al Senato sulla riforma costituzionale. Non c’è da stupirsi: il confronto è in parte tecnico e in parte riguarda gli “affari loro” di una classe politica che non gode di un gran favore popolare.

Lo scarso appeal per i tecnicismi costituzionali non è ovviamente una novità: anche durante la Costituente repubblicana (quella del 1946-47) la passione popolare per quei dibattiti fu modesta. Ciò non significa che i tecnicismi non siano importanti, ma, per quel che riguarda la situazione attuale, bisogna constatare  che proporli, come per lo più si è fatto, annegati in un mare di banalità varie e di retoriche senza senso non ha aiutato a farli capire e ancor meno a farli recepire. leggi tutto

Se bastasse una sentenza …

Paolo Pombeni - 22.07.2014

Non è un sistema sano quello che ritiene che una sentenza di assoluzione in secondo grado per Berlusconi possa cambiare l’assetto del nostro futuro politico. Quel che è accaduto è comprensibile, ma non risolve certo i nostri numerosi problemi.

Una società che aveva spettacolarizzato la giustizia, facendo del “processo” la via maestra per la ricerca della giusta strada per uscire dai nostri guai, si scopre ora vittima del meccanismo che ha creato. I processi infatti non sono stati solo quelli delle aule dei tribunali di vario ordine e grado, ma anche quelli televisivi nel diluvio di talk show – zuffa che ci ha afflitto per più di un ventennio, perché in essi si è replicato alla nausea il giochetto dialettico accusa-difesa, con esponenti sempre più estremisti leggi tutto

L’Italia nella crisi internazionale

Paolo Pombeni - 19.07.2014

Nel nostro paese la politica estera non è mai stata oggetto di un ampio interesse: a dispetto della nostra ossessione storica di sedere fra le “grandi potenze”, la capacità di avere una presenza internazionale di rilievo non è mai stata pari alle ambizioni. Di queste qualche uomo politico le ha avute “alte” (Fanfani, Craxi), qualche altro ci ha giocato furbescamente (Andreotti), i più hanno fatto slalom fra gli interessi dei nostri potenti vicini, con risultati altalenanti.

I momenti di tensione non sono mancati, anche se ancor oggi per esempio non sappiamo esattamente quale prezzo abbiamo pagato in termini di terrorismo interno negli anni Settanta per la grande crisi mediorientale. leggi tutto