Ultimo Aggiornamento:
13 novembre 2024
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Il modello Bundesrat. Istruzioni per l’uso

Gabriele D'Ottavio - 15.04.2014

Nel dibattito attuale sulla riforma del Senato, l’ambizione di orientare il percorso riformatore verso il modello tedesco appare più che ragionevole. Purché ciò avvenga nella consapevolezza dell’impossibilità di ridurre il funzionamento dei sistemi politici a un mero fatto istituzionale. È illusorio infatti pensare che la semplice adozione di una Camera delle autonomie sul modello del Bundesrat tedesco possa di per sé garantire il raggiungimento dei medesimi risultati ottenuti nel contesto in cui tale assetto ha trovato concreta applicazione. Così come è errato considerare il modello che si intende emulare come monolitico e impermeabile alle trasformazioni del tempo. Come scrisse un autorevole costituzionalista francese del secolo scorso, «le istituzioni a differenza dei satelliti, rimangono raramente sull’orbita in cui il loro creatore aveva inteso porle. Esse sfuggono alla volontà del Costituente o del Legislatore che ha dato loro vita» (Jean Rivero). leggi tutto

Parigi val bene un Primo Ministro

Riccardo Brizzi - 15.04.2014

Fare il Primo ministro della V Repubblica francese non è mai stato un mestiere semplice. Né tantomeno si tratta di un impiego stabile. Chiedere ai venti predecessori di Manuel Valls per avere conferma.  Si può essere sollevati dall'incarico perché il capo dello Stato ritiene conclusa una stagione politica, come accadde nel 1962 a Michel Debré, all'indomani dell'indipendenza algerina. O perché il presidente della Repubblica ha sciolto le camere in maniera maldestra, come fece Chirac nel 1997, chiudendo anzitempo l'esperienza governativa del suo braccio destro Juppé per ritrovarsi a coabitare con il socialista Jospin. Si può essere congedati perché il credito di cui si gode nell'opinione pubblica inizia a fare ombra all'Eliseo, come accadde a Pompidou, sostituito dopo gli eventi del maggio 1968 dal Generale de Gaulle, indispettito dall'autorevolezza acquisita in quel frangente dal Primo ministro. Il caso più frequente è tuttavia quello di fungere da capro espiatorio dopo una grave sconfitta elettorale. leggi tutto