Ultimo Aggiornamento:
12 febbraio 2025
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Argomenti

Meloni fra Usa e UE

Paolo Pombeni - 08.01.2025

Era inevitabile che si speculasse sul significato del viaggio lampo di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago ospite di Trump. Vi contribuiscono la natura semi-segreta dell’iniziativa almeno nella sua prima parte, perché poi le si è data ampia pubblicità, ma altrettanto i molti aspetti impliciti nella costruzione di un rapporto particolare fra il nuovo presidente americano e la premier italiana.

Essendo tutto molto aggrovigliato, è comprensibile che ci sia ampia possibilità di scelta sugli aspetti che ciascuno può privilegiare nella propria lettura dell’evento. Uno che ha colpito molto, ma che a nostro avviso è interpretato superficialmente, è il carattere personale-solitario dell’incontro che almeno sul versante italiano non ha coinvolto le articolazioni istituzionali del governo, in primis il ministro degli Esteri. Al di là delle scontate riflessioni sul carattere sempre più leaderistico dei vertici politici, cosa che peraltro non è una novità (De Gasperi nel ’47 non andò negli USA col ministro degli Esteri; De Gaulle, Brandt, Kohl e tanti altri si sono mossi in maniera simile), c’è un dato formale da tenere presente: la legge americana e le consuetudini non consentono ad un presidente eletto, ma non ancora in carica, di avere interlocuzioni istituzionalizzate con i vertici di altri stati. Per questo era necessario salvare la finzione leggi tutto

La condizione di povertà sanitaria in Italia

Francesco Provinciali * - 04.01.2025

In una recente pubblicazione intitolata “Tra le crepe dell’universalismo – Disuguaglianze di salute, povertà sanitaria e Terzo settore in Italia”, edita da Il Mulino e presentata alla Camera dei Deputati, l’Osservatorio povertà della Fondazione Banco Farmaceutico, ribalta lo stereotipo del malato immaginario di Moliere, schizofrenico e diffidente di natura, sulla base dei dati raccolti in una indagine che riguarda le cure mediche, quelle differite o a cui si rinuncia e l’acquisto e il consumo dei farmaci. Le persone malate e bisognose di cure per davvero, in condizione di border line economico o di vera e propria povertà, sono in difficoltà e alcune, per essere aiutate, si rivolgono ai 2011 enti e associazioni del terzo settore convenzionati con Federfarma oppure gettano la spugna e rinunciano a curarsi senza per questo essere negazioniste. L’evidenza dei dati- come ho imparato dal Prof. Giancarlo Blangiardo, già Presidente Istat e illustre demografo, nonché componente dell’Osservatorio insieme ad altri autorevoli esperti come il Prof. Silvio Garattini– è incontrovertibile e apre un versante di considerazione del fenomeno della povertà in Italia, recentemente evidenziato dalle Ricerche Istat e Caritas ma anche dal 58° Rapporto del CENSIS: quello della povertà sanitaria. Anche il cotè sanitario-medicale concorre a rimarcare fratture e gap tra benestanti leggi tutto

La sicurezza sui posti di lavoro è un principio di civiltà giuridica

Francesco Provinciali * - 21.12.2024

In tema di sicurezza non va trascurato quanto essa sia importante – oltre che nella vita sociale in generale – anche sui posti di lavoro: è un aspetto del più ampio contenitore della sicurezza individuale e collettiva, come principio di civiltà giuridica per il quale esistono previsioni normative di tutela ma del quale ci si ricorda in occasione di fatti di cronaca purtroppo ricorrenti e in crescita. Nei primi dieci mesi del 2024 sono stati ben 890 i morti sul lavoro, 22 persone in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un aumento del 2,5 %.

La recentissima tragedia di Calenzano e altri episodi successivi a questa rilevazione dell’INAIL ci mettono di fronte ad una evidenza che non è più possibile ignorare: è lo stesso Presidente della Repubblica a ricordarlo con autorevolezza e intensità, usando toni che richiamano una sorta di piaga sociale a cui occorre porre rimedio.

Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell‘articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” definisce e regolamenta in Italia tutta la normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Questo decreto è comunemente conosciuto come Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” e – oltre a statuire una regolamentazione nazionale leggi tutto

Fra radical-populismo e voglia di centro

Paolo Pombeni - 18.12.2024

È abbastanza curioso notare come le cronache politiche si siano incentrate su due fenomeni agli antipodi fra loro: l’intemerata di Giorgia Meloni alla festa del suo partito che rilancia il radical-populismo (prontamente sostenuta dai suoi avversari che amano calvare le stesse onde) e il gran discutere dell’ipotetica rinascita o rifondazione di un “centro”, dibattito che al momento sembra interessare più i commentatori e qualche spezzone delle classi dirigenti che non l’elettorato.

La premier è apparsa una volta di più incapace di liberarsi dai panni del comiziante che deve imporsi in un mondo considerato ostile a prescindere e deciso ad emarginarla. Nonostante i riconoscimenti che riceve sul piano internazionale e non solo, anche da osservatori non legati alla sua parte politica, non riesce proprio a consolidare questa immagine ignorando le critiche che le piovono addosso assumendo la postura del leader che parla del suo programma e ignora le polemiche scontate dei suoi competitori. Brandire i numeri a suo favore come clave da battere sulle teste degli avversari non le giova, perché così facendo fa apparire cifre fondate come trovate da comizio, il che presso una parte del pubblico induce a pensare che abbia ragione chi le ritiene propaganda e non dati reali. leggi tutto

L’Italia affetta dalla sindrome da galleggiamento, mentre il ceto medio è sfibrato

Francesco Provinciali * - 14.12.2024

Anno critico il 2024: ne tratta il 58° Rapporto del Censis, che riesce ogni volta ad offrire appropriate chiavi di lettura e di interpretazione sullo stato della società italiana. L’appuntamento annuale con l’Istituto di piazza di Novella a Roma, fondato dal Prof. Giuseppe De Rita, è sempre convincente nella sua disamina dettagliata e nell’uso di metafore descrittive che esplicitano stilemi comunicativi originali e sorprendenti, perché l’analisi conosce ma la sintesi crea: ne hanno parlato Giorgio De Rita e Massimiliano Valerii nel corso della presentazione che ha avuto luogo presso la sede del Cnel.

Fragilità, come evidenza palpabile pur in un contesto in cui si ricomincia a parlare di crescita (esplode il turismo con 447 milioni di visite nel 2023): questo è l’incipit del rapporto, considerato il quadro delle incertezze internazionali ma anche le discontinuità presenti nella società italiana, perché siamo bravi nelle crisi ma meno nelle ripartenze. Lo stesso concetto di ‘fine’, un tempo usato a rappresentare lo scopo di una progettualità poi rivelatasi effimera viene adesso ribaltato perché ricorrente nell’immaginario collettivo piuttosto per descrivere un arresto, la stasi di un Paese in attesa, in cui il ceto medio si sta sfibrando e sgretolando per la contrazione del potere d’acquisto, diminuito del 7% così come risulta erosa leggi tutto

La politica italiana nel turbinio della politica internazionale

Paolo Pombeni - 11.12.2024

Con l’esito della replica delle votazioni della costituente Cinque Stelle come chiesto da Grillo si arriva ad una provvisoria conclusione di una querelle che secondo alcuni avrebbe potuto movimentare la politica italiana. Siamo davanti ad un modo un poco provinciale di guardare alle vicende di casa nostra, perché c’è da dubitare che con il turbinio di eventi in corso nella politica internazionale possa diventare determinante la diatriba che coinvolge Grillo e Conte.

Ciò non significa ignorare che una qualche ricaduta anche questa vicenda ce l’avrà. Il capo dei Pentastellati ha vinto (neppure in misura travolgente) la sua battaglia per il controllo del partito, ma i costi potrebbero non essere lievi. È bene non dimenticare che si tratta di un confronto all’interno dei soli militanti registrati del Movimento, che rappresentano una frazione minima degli elettori, per cui non è affatto detto che il duello ingaggiato dal comico fondatore non abbia poi successo nell’erodere il consenso di M5S nelle urne.

Non si dimentichi che, a meno di scioglimento della legislatura prima della scadenza (2027), al momento improbabile, i prossimi test elettorali saranno tutti a livello amministrativo (regionali e comunali), terreni su cui già di suo i pentastellati non vanno bene, ma su cui potrebbero incidere leggi tutto

Economie senza Paese: i mercati nell’era globale

Francesco Provinciali * - 07.12.2024

Il CENSIS, oltre agli autorevoli Rapporti annuali che sono da decenni un punto di riferimento imprescindibile per chi voglia osservare e seguire le derive evolutive (o involutive) del Paese, pubblica Ricerche tematiche centrate su argomenti specifici, legati alle dinamiche socio-economiche in atto e utili per comprendere il presente – senza renderlo “asfissiante” (preoccupazione ricorrente dell’Istituto) o pregiudizialmente negativo (ci è noto “l’ostinato continuismo “del suo fondatore Giuseppe De Rita) nelle sue dinamiche in divenire. Ciò avviene grazie ad uno staff interno di ricercatori di altissimo livello e avvalendosi delle analisi di esperti la cui competenza specifica si inserisce perfettamente nella cornice di eminenza e prestigio che caratterizza il Centro Studi di piazza di Novella a Roma. Ed ecco che dal cilindro CENSIS esce una raccolta – densa e pertinente – di saggi brevi in tema di economia, seguendo la traccia degli scenari che caratterizzano e configurano il dibattito interno del nostro Paese e i più ampi orizzonti dell’economia globale. Lo puntualizza in modo chiaro nell’editoriale di esordio il Presidente dell’Associazione italiana banche estere, Guido Rosa, che focalizza due ambiti tematici come contenitori di più mirate analisi: il primo è “che cosa fare” per garantire continuità alla crescita economica, oltre le dinamiche protezionistiche, le crisi determinate leggi tutto

Coalizioni in difficoltà

- 04.12.2024

Le coalizioni in politica sono strumenti complicati da maneggiare. Se si fanno intorno ad un partito largamente preminente gli altri hanno sempre l’incubo di essere fagocitati da questo. Se raccolgono componenti più o meno alla pari è difficile che evitino comunque la tentazione di scavalcarsi reciprocamente.

Questa banale realtà la stiamo constatando tanto nella coalizione governativa quanto in quella delle opposizioni (in tutte e due prevale il primo modello). È abbastanza curioso che in entrambi i campi si invochi una coesione ideologica che dovrebbe favorire le intese: suona come un lontano retaggio di tempi in cui i partiti si coalizzavano, almeno in parte, per l’adesione ad una comune interpretazione delle prospettive politiche da proporre e ad una qualche ideologia generale. Peraltro, se si volesse dire le cose come stavano, quel tipo di coalizioni era entrato in crisi già a fine anni Settanta del secolo scorso con il fallimento della formula legata alla cosiddetta solidarietà nazionale. Dopo di allora le coalizioni erano state molto poco coese, proprio per il tramonto delle culture ideologiche: basta ricordare le tensioni in quelle fra DC, PSI e altri partiti, o la difficoltà del PCI di mettere in piedi un raggruppamento alternativo.

Nella realtà di oggi immaginarsi coalizioni leggi tutto

Il femminicidio è il fallimento di una società che genera dei mostri

Francesco Provinciali * - 30.11.2024

Presentando alla Camera dei Deputati la Fondazione intitolata alla figlia Giulia, Gino Cecchettin ha definito la violenza di genere “il frutto di un fallimento collettivo e non solo una questione privata” ponendo l’accento sulla necessità di educare le nuove generazioni. Trovo che siano parole appropriate, nate dal cuore di chi ha vissuto un dolore indicibile che non ha eguali: l’onda lunga della violenza che sta attraversando il nostro tempo ha molte facce e quella contro le donne ne è parte significativa perché riassume in sé retaggi storicamente radicati e si esprime in modo sempre più intenso e cruento, in forme nuove e tragicamente sorprendenti. In un mondo interconnesso e globalizzato i comportamenti umani sono il risultato di un riverbero che si ripercuote nell’intera società e coinvolge tutti. Chi nega che questa epoca sia caratterizzata da una crescita esponenziale e tristemente sofisticata delle forme di violenza – da quella fisica a quella simbolica – nasconde il vero a se stesso, le evidenze sono sotto gli occhi di tutti e ne abbiamo quotidiana notizia in ogni angolo del pianeta. Direi che ogni sua manifestazione ha una propria connotazione e specificità: generalizzare sarebbe un errore ma i sentimenti di odio, rancore, egoismo, vendetta, bramosia di possesso, leggi tutto

Un nuovo partito personale

Paolo Pombeni - 27.11.2024

La costituente convocata da Giuseppe Conte per validare la svolta da lui impressa al Movimento Cinque Stelle si è conclusa come c’era da aspettarsi: con la certificazione della nascita di un ulteriore partito di professionisti politici che fa perno attorno ad un leader che ne è signore e padrone. L’ironia stizzita di Grillo che ha stigmatizzato il passaggio come transito “da francescani a gesuiti” coglie nel segno: non quello della storia, perché tanto i francescani quanto i gesuiti sono formazioni ben diverse dagli stereotipi della vulgata corrente a cui fa riferimento il garante disarcionato, ma quello di una certa immagine populista delle due formazioni religiose.

Francescano M5S non lo è mai stato, se non per un po’ di scenografia di comodo. Se si deve prestar fede alla leggenda nera che vuole i gesuiti intriganti faccendieri che ispirano il potere e se lo accaparrano quale che sia, invece qualche similitudine con le strategie dell’ex avvocato del popolo si trova facilmente.

La prima cosa da notare è che, a rigore, la convention pentastellata romana non ha deciso niente: si tratta solo di indicazioni di “linee” e di “indirizzi” che poi vengono affidate al leader, tacitamente riconfermato, e al suo gruppo dirigente per vedere quando e come, leggi tutto