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07 settembre 2024
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Tsipras a casa sua: la Grecia al voto

Rigas Raftopoulos * - 13.05.2014
Tsipras

Nel luglio del 1974 crollava in Grecia il regime dei colonnelli e nasceva, dopo sette anni di dittatura, una lunga stagione politica e sociale che avrebbe segnato le sorti del paese per i decenni successivi, a partire dalla nascita di quel partito socialista, il PASOK, primo partito di sinistra a governare la Grecia nel secondo dopoguerra. Nello stesso mese nasceva ad Atene Alexis Tsipras che oggi rappresenta il leader di una sinistra greca ben diversa da quella del traballante PASOK e che la sinistra radicale europea ha scelto come suo candidato per le imminenti elezioni. Trentanove anni in cui la Grecia ha vissuto fasi travagliate e difficili di crescita economica e sviluppo sociale, squilibri e speranze, fino alla drammatica crisi odierna. Trentanove anni in cui Tsipras ha avuto modo di crescere politicamente prima nel movimento studentesco tra le fila della gioventù del Partito comunista e poi come studente del Politecnico di Atene, attivo nella gioventù del Synaspismos (1999-2003) di cui sarà poi dirigente. Nel 2004 il Synaspismos porta a compimento un processo di trasformazione iniziato nel 2001 con lo “Spazio di dialogo e di azione della sinistra” diventando SYRIZA e nell'ottobre 2006, l'allora leader dello schieramento Alekos Alavanos lancia Tsipras come candidato alle elezioni municipali di Atene ottenendo il 10.5 % delle preferenze. Infine nel febbraio del 2008 Tsipras viene eletto presidente del partito con il 70% delle preferenze e nell'autunno del 2009 per la prima volta entra nel Parlamento greco.

Il 6 maggio 2012 Tsipras e il suo partito giungono secondi alle elezioni con una percentuale record del 16.7%. È giovane e carismatico e a 39 anni scuote la scena politica della Grecia. Per molti è anche un personaggio fastidioso e pericoloso mentre secondo gli avversari politici le sue proposte sono populiste e non durature. Viene accusato di sfruttare la crisi economica per portare il SYRIZA al governo ma più frequentemente viene additato per la sua presunta eccessiva ambizione.

Alexis Tsipras sorprende per la sua immediatezza e capacità di comunicare con tutti, anche attraverso i confini della Grecia. È riservato ed equilibrato e si è dimostrato capace di sostenere forti pressioni politiche come quelle degli ultimi due anni che lo hanno visto etichettare dal giornale tedesco Der Spiegel (ma non solo da questo) come “nemico numero uno dell'Europa”. Ponendo la questione della crisi economica greca proprio nel più ampio contesto di una crisi dell'Europa Tsipras è riuscito ad imporsi come candidato europeo. Le proposte di Tsipras per la Grecia e l'Europa si sovrappongono dal momento che non viene affatto messa in dubbio la permanenza della Grecia dall'eurozona. Durante le tappe del suo recente viaggio negli Stati Uniti (novembre 2013) Tsipras ha tenuto un articolato discorso presso la L.B. Johnson School of Public Affairs dell'università di Austin in Texas in cui ha esposto le idee del SYRIZA sulla Grecia e l'Europa. L'interesse della Grecia verso l'Europa viene infatti collegato alla capacità greca di cambiare l'Unione Europea dal suo interno in tre punti fondamentali: nelle idee, nelle politiche e nelle istituzioni. Le nuove idee di Europa basate sull'ideologia del mercato e della competitività (giudicate un suicidio) devono, secondo Tsipras, essere rimpiazzate dai valori tradizionali dei fondatori dell'Europa unita (come ad esempio Altiero Spinelli): mai più nessuna guerra nel vecchio continente, diritti umani universali per i suoi cittadini, un contratto sociale basato su un forte sistema di inclusione sociale e su garanzie per istruzione, sanità e pensioni pubbliche e il graduale avvicinamento degli standard di vita dei paesi della periferia europea a quelli dei paesi del centro. Nel suo paese il giovane leader è al centro dell'interesse politico e mediatico e proprio in questi giorni verrà proiettato in alcune sale cinematografiche greche un documentario di un'ora e un quarto dal titolo “La speranza sul filo. Un documentario su Alexis Tsipras” realizzato da Alexandros Papanikolaou e Emilia Yannoukou che hanno seguito il presidente del SYRIZA per un anno a partire dalla campagna elettorale per le politiche del 2012 fino alla chiusura della televisione di Stato ERT a metà 2013. In Italia la lista l'Altra Europa con Tsipras concluderà la sua campagna elettorale portando lo stesso leader greco in piazza a Torino, Milano e Bologna il 19 maggio prossimo. È forse solo apparentemente sorprendente il fatto che, se a metà anni settanta i greci del partito comunista di ispirazione eurocomunista, prendevano come modello il PCI di Enrico Berlinguer oggi invece le parti si siano capovolte. Al teatro Valle di Roma, il 7 febbraio scorso, ad ascoltare Tsipras tra la folla c'erano anche storici militanti del PCI e di quella sinistra che oggi cerca proprio nel leader greco, nelle sue proposte e nelle sue idee un punto di riferimento in Italia e in Europa, riferimento che forse ha da tempo smarrito.

 

 

* Ricercatore Università di Roma III