“Il silenzio è fecondo, cadono su di esso le parole”
![Sigaretta Sigaretta](/public/sigaretta.jpg)
“Le parole hanno cessato di comunicare. Ogni parola è detta perché non se ne oda un’altra. La parola, anche quando non afferma, si afferma…” (J.Saramago: “Di questo mondo e degli altri”, 1985). Forse non sarebbe neppure necessario scomodare un Premio Nobel per rimarcare l’assoluto silenzio stampa, della comunicazione via etere e via filo su un tratto dell’ultimo DCPM emanato dal nuovo Governo, analogo nelle concessioni ed equiparazioni ai precedenti: la classificazione delle tabaccherie come “beni essenziali” e dunque come i negozi di generi alimentari. E’ vero che, oltre a legittimamente smerciare tabacchi e sigarette, le tabaccherie forniscono ricariche su carte prepagate e permettono il pagamento di varie bollette, ma l’asimmetria di fondo diviene macroscopica se la medesima equipollenza viene fatta valere anche per gli esercizi specializzati nel commercio di sigarette elettroniche e di liquidi da inalare, non meno dannosi del fumo tradizionale.
Conclude Saramago: “Il silenzio è fecondo, cadono su di esso le parole, quelle buone e quelle cattive, il grano e il loglio. Ma solo il grano dà il pane”. Davvero, la pandemia ha squarciato un velo. Diciamo la verità e finalmente prendiamo il toro per le corna: le concessioni susseguitesi si basano sulla accertata e nota vera e propria tossico-dipendenza dal tabacco e inalazioni varie. E allora diciamola tutta: le circa 7.000 sostanze chimiche, di cui almeno 70 strettamente connesse alle patologie neoplastiche, che si sprigionano durante la combustione del tabacco, agiscono come fattori degenerativi e cariocinetici su tutti gli organi, favorisce forme di leucemia e di linfomi, ulcera peptica, ipertensione arteriosa, infarto miocardico, ictus cerebrale, aterosclerosi, diabete mellito, cataratte, paradontopatie e carie, ipoacusie, infertilità, ritardato sviluppo embrionale e fetale, disturbi del ritmo veglia-sonno, possiede effetti anoressizzanti ed eccitanti ecc. (cfr. tavola).
Ignorare il complesso tragico dei dati riportati, lasciarli in un bieco cono d’ombra, e non portarli a conoscenza di tutti i cittadini con ogni mezzo, conduce a considerazioni erronee, Ma, la loro divulgazione da parte delle Istituzioni preposte non crei il sospetto che si vogliano ridurre le libere scelte personali. Niente di tutto questo. Al contrario, si vuol porre in atto l’Articolo 32 della nostra Costituzione che “tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
TAVOLA: IL FUMO DI TABACCO IN ITALIA E I SUOI EFFETTI. (Bibliografia essenziale: Waking a Sleeping Giant: The Tabacco Industry’s Response to the Polonium-210 Issue, «American Journal of Public Health», 98, 9 (2008), 1643- 1650; OMS, International Classification Disease, X. The General Surgeon of USA ammise, soltanto nel 1988, che la nicotina porta alla dipendenza come l’eroina e la cocaina e a vere crisi di astinenza; Tobacco carcinogenesis, their biomarkers and tobacco-induced cancer, «Nature Reviews Cancer», 3, (2003), 733-744; The Polonium Brief: A Hidden History of Cancer, Radiation, and the Tobacco Industry, «Isis», 100, 3, (2009), 453-484. ISTAT 2020, Tstituto Superiore di Sanità 2020): |
|
N. Fumatori |
11.600.000-15.000.000 (5.500.000 donne) |
Età fumatori |
da 15 a 24 anni: 33% da 25 a 44 anni: 39% da 45 a 64 anni: 26% |
Consumo di tabacco |
nel 51%: 20 sigarette/die nel 44%: 10-20 sigarette/die nel 5%: < 10 sigarette/die |
media/die: 14 sigarette |
|
media pro-capite n./anno: 1.550 (come in Europa) |
|
sigarette vs pipa-sigaro: 99% vs 1% |
|
Inizio fumo: |
80% in età adolescenziale |
In minore reddito e scolarità |
> fumo |
per area geografica |
> sud 37%; < nord-est 18% |
Pneumologi-fumatori |
59%, di cui il 25% fuma ancora, il 34% ha fumato in passato |
Medici-fumatori |
tra il 33% di Trento e il 44% di Palermo |
Infermieri-fumatori |
tra il 31% di Trento e il 38% di Genova |
Acquisto di sigarette 1961 |
63 miliardi di lire |
Acquisto di sigarette 1962 |
56 miliardi di lire (anno del divieto di pubblicità dei prodotti del tabacco) |
Acquisto di sigarette 1985 |
105 miliardi di lire |
Acquisto di sigarette 1986-1992 |
88 miliardi di lire per anno |
Acquisto di sigarette 1996-2000 |
90 miliardi di lire per anno |
Acquisto di sigarette 2016-2018 |
7.5 miliardi di euro per anno |
Vendita di contrabbando |
+13% del totale venduto (stima Guardia di Finanza) |
Fumatori che rinunciano a fumare o che non hanno mai fumato |
60% |
Ex-fumatori |
18% |
Fumatori che desiderano smettere di fumare |
75% (di questi l’80% ha tentato almeno una volta) |
Attuali fumatori che hanno tentato almeno una volta di smettere di fumare |
36% |
Fumatrici in gravidanza |
62% (70-80% ricomincia a fumare subito dopo il parto) |
Fumatori che hanno chiesto aiuto al medico |
4.6% |
Fumatori che ricordano la scritta sui pacchetti |
83% |
Fumatori che si dichiarano colpiti dalle scritte sui pacchetti e riducono il numero di sigarette fumate: |
12% |
Dopo la Legge Sirchia (10.1.2005): |
decisi a smettere: 19% |
riduzione vendite di sigarette: 5-6% il primo anno |
|
favorevoli al divieto Sirchia: 2005: 90,4; 2006: 93,6 |
|
fumatori favorevoli al divieto: 85% |
|
Vantaggi smettendo di fumare: |
< 40 anni di età si evita la quasi totalità del rischio da fumo dopo 2 anni di astensione |
< 50 anni di età si riducono i rischi di tumore del polmone e delle altre patologie dopo 2 anni di astensione |
|
In quale misura il fumo influisce su: |
ca. polmonare: > 90%; ca. laringe: > 95%; ca. lingua: > 95%; ca. esofago: 35- 60% (sinergia con alcool); ca. pancreas: 25-29% ca. stomaco: 15-25% (sinergia con alcool); ca. colon-retto: 25%; ca. rene e vescica: 25-30%; arteriopatie: > 90%; neuriti: 30%; enfisema polmonare: > 80%; Morbo di Crohn: 300%; malattia da reflusso gastro-esofageo e ulcera gastro-duodenale: 200%; infarto cardiaco: 4 su 5 infarti; ictus: +20 volte (soprattutto se il fumo è associato a contraccettivi orali); diabete: 20%; cataratte: 20%; sordità: 10-20% |
Decessi |
90-93.000/anno, 1/6 delle morti/anno, 250 persone al giorno |
|
dal 24 al 100% Bibliografia essenziale: American Journal of Public Health», 98, 9 (2008), 1643- 1650. Le sigarette sono fra i prodotti maggiormente pericolosi e costosi sul mercato mondiale. |
* Già docente di Chirurgia Generale nell’Università di Bologna e direttore di Chirurgia generale negli Ospedali Bellaria e Maggiore di Bologna
di Fulvio Cammarano *
di Francesco Domenico Capizzi *
di Francesco Provinciali *