Ultimo Aggiornamento:
04 maggio 2024
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Argomenti

Le riforme costituzionali non sono slogan

Paolo Pombeni - 01.11.2023

Giorgia Meloni riesce a far digerire alla sua maggioranza una legge di bilancio piuttosto austera. Il prezzo è un po’ di concessioni più d’immagine che di sostanza, giusto perché ogni alleato possa avere la sua bandierina da sventolare. Dietro quella c’è ben poco. La norma sulle pensioni accontenta Salvini con quota 103 anziché 104, ma utilizzarla è così difficile e penalizzante che la useranno in pochissimi. La gente se ne accorgerà e la Lega non avrà gratitudine. La riduzione delle tipologie di affitti brevi da portare dal 21 al 26% di cedolare secca è compensata con una norma che dovrebbe portare all’emersione di un enorme mercato nero che si annida in quelle tipologie: se la applicano davvero non porterà voti della speculazione edilizia a Forza Italia.

Vedremo se davvero tutto andrà in parlamento senza essere insidiato da emendamenti della maggioranza (quelli dell’opposizione sono scontati). La vittoria che al momento sembra avere ottenuto la premier ha fatto parlare di premierato già in essere, il che renderebbe inutile la riforma costituzionale che dovrebbe essere varata in settimana. Ma non è così.

Per quel che se ne sa dalle anticipazioni dei giornali (al solito non c’è ancora un testo che sia possibile analizzare) la riforma predisposta sembra dal tandem Casellati-Calderoli (con leggi tutto

Università telematiche: ciò che può fare la differenza

Francesco Provinciali * - 28.10.2023

Propongo che dalla scuola dell’infanzia agli atenei Universitari più prestigiosi, gli addetti ai lavori delle istituzioni interessate a cominciare dai vertici della burocrazia del Ministero dell’Istruzione e del Merito e da quello dell’Università siano obbligati a frequentare ogni anno un corso intensivo di pedagogia comparativa: quel campo di studi e di ricerche che mette a confronto gli asset organizzativi e funzionali dei sistemi di istruzione del mondo. Siamo pregiudizialmente esterofili al punto di voler anglicizzare linguaggi, metodologie, programmi didattici delle nostre scuole e ostinatamente pervicaci nello sfrucugliare in casa nostra cercando tutti i difetti possibili ma nello stesso tempo distratti rispetto alle tendenze veramente innovative che si realizzano altrove. L’attuale dibattito sulle Università telematiche, la loro utilità, la serietà degli insegnamenti disciplinari, il reclutamento del corpo docente, i criteri di valutazione e controllo della qualità dei risultati, la validazione dei corsi di studi e dei titoli rilasciati – che dovrebbero essere i temi da approfondire - si riduce a diatribe intorno alle competenze dei Dicasteri senza escludere pregiudiziali di interessi, incompatibilità di ruoli, finanziamenti e primazie gestionali. Per non saper né leggere né scrivere, da ex ispettore del MIUR sono sempre stato interessato alle tematiche pedagogiche e alla produttività del servizio di istruzione. leggi tutto

Un orizzonte denso di nubi

Paolo Pombeni - 25.10.2023

Il destracentro si gode il successo in Trentino e in Alto Adige e finge che lo sia anche l’elezione suppletiva che ha consegnato il seggio senatoriale di Monza al forzista Galliani, sorvolando sul fatto che in quel collegio ha votato il 19,23% degli aventi diritto. Sul piano nazionale le cose non vanno altrettanto bene, anche se al momento la tenuta del governo Meloni non è insidiata seriamente.

Se si leggono i risultati elettorali astraendo dagli ovvi riscontri di chi ha vinto e chi ha perso in termini di conquista di seggi, c’è la conferma di società in profonda trasformazione. Il cinismo di una parte della classe politica pensa che siano cose che contano poco, l’importante è chi può reggere il mestolo della distribuzione dei dividendi a disposizione del potere, ma le trasformazioni hanno ricadute che prima o poi presenteranno il conto. 

Vale soprattutto per lo stabilizzarsi dell’astensionismo che continua a crescere anche in società che mantengono nonostante tutto buoni livelli di tenuta sociale. In Trentino ha votato il 58,3% degli elettori con un calo del 5,6% rispetto alle precedenti elezioni. In Alto Adige è andata un po’ meglio, ha votato il 71% degli aventi diritto ma lì c’è ancora una certa forza di mobilitazione per le tensioni leggi tutto

Esistono ancora il diritto allo studio e la libertà di insegnamento?

Francesco Provinciali * - 21.10.2023

Tra i vari nuclei tematici che la scuola sembra aver perduto strada facendo il diritto allo studio e la libertà d’insegnamento sono indubbiamente quelli più rilevanti e con maggiore valenza simbolica e ricadute operative. Non si tratta tuttavia dei sassolini che Pollicino lasciava cadere dietro di sé per ritrovare la via del ritorno, quanto piuttosto di illustri convitati di pietra al banchetto della pedagogia oggi prevalente, acriticamente protesa al nuovo da inventare e dimentica della tradizione ricevuta. Eppure si tratta di principi fondativi del sistema di istruzione ai quali i padri costituenti avevano attribuito un ruolo centrale sul piano politico e culturale e riassuntivo rispetto ai compiti della scuola, nell’ottica dei diritti e dei doveri irrinunciabili. Ricordando i cento anni dalla nascita di Don Milani viene spontaneo evocarne la figura e l’opera educativa, non in senso retorico e celebrativo quanto per l’operosità e l’esempio, l’umiltà e la dedizione agli ultimi che hanno caratterizzato il suo essere maestro nella scuola e nella vita. Nell’Italia del secondo dopoguerra – che affrontava la ricostruzione del Paese afflitta dalla piaga del diffuso analfabetismo – egli fu una delle figure più rappresentative della volontà di riscatto e di crescita. Di lui il Presidente Mattarella ha detto: “Il leggi tutto

Meloni: zoppica la stampella della politica estera

Paolo Pombeni - 18.10.2023

Proprio mentre doveva dare conto di una legge di bilancio non esattamente esaltante, a Giorgia Meloni sta venendo meno la stampella della politica estera che era stata sin qui un importante punto a suo favore. Certamente le scelte fatte per la finanziaria sono state tutto sommato ragionevoli e tali da mandare a Bruxelles e ai mercati un messaggio non allarmistico. C’è lo scivolone ridicolo di aver dovuto dare a Salvini i soldi per fare almeno un avvio di propaganda sul ponte di Messina (di più non potrà fare), ma era il prezzo per costringerlo a stare nei ranghi rinunciando alle sue varie bandierine (a cominciare dalla riforma delle pensioni). A Tajani ha dato un aumento delle pensioni minime che non si sa quanto potranno fruttargli sul piano elettorale. Le varie agevolazioni fiscali, nessuna scandalosa, servono più o meno a tutta la maggioranza.

Vedremo se i vantaggi dati ai redditi medio-bassi, apprezzabili in tempi di inflazione, frutteranno un po’ di consenso. Molto dipenderà dall’andamento dell’economia nel prossimo anno (che è il limitato orizzonte temporale in cui valgono la maggior parte dei vantaggi): se i prezzi del carrello della spesa non scendono o addirittura crescono, se il costo di benzina e gas dovesse leggi tutto

La scuola degli acronimi e dei progettifici

Francesco Provinciali * - 14.10.2023

Per una maggiore trasparenza, efficienza ed efficacia nel monitorare i progetti previsti dal PEI/PTOF si chiede a ogni docente/team/CdC /GLO di compilare il FORM al seguente link’.

Ecco l’incipit di una circolare inviata dal dirigente scolastico ai docenti, che fa riferimento ad un adempimento atteso in corso d’anno. Un tempo i direttori didattici e i presidi organizzavano incontri con gli insegnanti allo scopo di focalizzare il piano di lavoro, le metodologie, gli obiettivi educativi ed erano essi stessi in grado di offrire indicazioni, di consigliare, ascoltare le problematiche emergenti nella gestione della classe e dei singoli alunni, che stavano al centro degli impegni di tutti. In genere queste riunioni erano utili, i docenti potevano esprimersi in un clima solitamente colloquiale, commisurando i programmi nazionali di studio con la progettazione dagli stessi utilmente declinata nel proprio ambito professionale. I capi d’istituto - provenendo dai ruoli magistrali - custodivano un’esperienza didattica che prevaleva sulle incombenze burocratiche ed erano una guida per i propri docenti.

Con l’introduzione delle procedure collegiali, della sperimentazione didattica e dell’aggiornamento attraverso i decreti delegati del 1974 la scuola si era aperta al territorio e alle logiche della programmazione, mentre con la legge 517/1977 – scritta da tecnici competenti e con una forte leggi tutto

Cose di un altro mondo?

Paolo Pombeni - 11.10.2023

Con quel che sta accadendo in Israele la situazione in Europa e in Italia rimarrà o ritornerà ad esser quella di prima? Difficile pensarlo. La guerriglia terroristica su larga scala intrapresa da Hamas è qualcosa di diverso da quel che avevamo visto sin qui nel lungo conflitto israelo-palestinese: per intensità, per obiettivi e per il contesto in cui si inserisce. Crediamo di poter dire che si intravede un altro mondo rispetto a quello che era stato costruito fino all’inizio del nuovo millennio.

È abbastanza evidente che un’azione di quella ampiezza e di quella portata non è pensabile come nata semplicemente dalla pur agguerrita organizzazione di Hamas. Servivano troppi soldi (mille razzi hanno un costo proibitivo per una componente non statale e limitata) e un addestramento meticoloso delle forze impiegate che hanno anche usato mezzi non usuali come i deltaplani (impossibile che questo sia stato fatto nella striscia di Gaza monitorata costantemente dagli israeliani). Dunque qualcuno o più d’uno ha dato soldi e spazi ed opportunità per prepararsi.

Poi c’è il contesto particolare: tutto avviene nel momento in cui la guerra in Ucraina sembra in un relativo stallo, mentre in Europa cresce una opinione pubblica stanca di sostenere attivamente quella guerra. Al tempo stesso leggi tutto

Il ministro Valditara rilancia il valore del libro

Francesco Provinciali * - 07.10.2023

L’utilizzo sempre più intensivo delle nuove tecnologie sta cambiando la nostra vita: si tratta di una deriva inarrestabile che richiede capacità di metabolizzare l’innovazione conservando un certo distacco tra sé e gli strumenti informatici, per non essere assorbiti in meccanismi di dipendenza che ci privino della facoltà di decidere quando e come utilizzarli. Significativo il distinguo del Ministro Valditara che esprimendosi nel merito di una introduzione massiva della didattica digitale e dei suoi derivati in ambito scolastico, con il rischio di una graduale espunzione della cultura tradizionale, ha. usato la felice e sintetica espressione dell’et-et anziché quella drastica e preclusiva dell’aut-aut. L’auspicio di una convivenza possibile evitando il rifiuto dell’innovazione o la cancellazione della tradizione. La vita stessa, la cultura è sintesi di ‘ratio’ e di ‘traditio’, dovremmo rammentarlo più spesso.  Ricordando che il libro e l’apprendimento della letto-scrittura e dei saperi non potranno mai essere espunti dai compiti formativi ed educativi del sistema scolastico. Se la pedagogia comparativa fosse materia obbligatoria di approfondimento per gli indirizzi metodologico-didattici della burocrazia ministeriale e delle scuole dell’autonomia ci accorgeremmo che l’esterofilia- malattia tipicamente italiana – ci porta ad inglobare acriticamente tendenze e stilemi linguistici mutuati da altri sistemi scolastici, trascurando l’enorme bagaglio di esperienze leggi tutto

L’alternativa inesistente

Paolo Pombeni - 04.10.2023

C’è un po’ di battage sulla prospettiva che si possa andare ad un governo di tecnici. Se ne scrive, poco in verità, anche buttando lì qualche nome di possibile candidato. Giorgia Meloni tuona che i soliti noti non devono farsi illusioni perché non ci sarà nessun governo tecnico: se cade lei si torna alle urne.

Esaminando la cosa per quel che si dice c’è da chiedersi se siamo alla follia. L’ipotesi di un governo tecnico richiederebbe per essere minimamente percorribile condizioni che non ci paiono o auspicabili o semplicemente possibili. I governi tecnici precedenti, Monti e Draghi, sono arrivati sull’onda di una crisi economica pesante ed evidente a tutti: naturalmente è sperabile non capiti nulla di simile. Anche in quei casi peraltro si è trattato di governi tecnici a metà, perché non solo basati su maggioranze parlamentari che hanno dato loro la fiducia (senza di questo si avrebbe un colpo di stato), ma anche includenti rappresentanti indiretti o diretti dei partiti che l’avevano votata.

Facciamo fatica a pensare che nell’attuale parlamento si possa costruire una maggioranza che darebbe la fiducia ad un governo nelle mani di tecnici. Sarebbe come minimo necessario che ci fosse una convergenza fra un po’ di forze di leggi tutto

La digitalizzazione pervasiva alimenta la disintermediazione sociale

Francesco Provinciali * - 30.09.2023

La poderosa avanzata della digitalizzazione ha le sembianze della cancel culture. Da sempre la nostra vita è un’alternanza di abitudini, stili comportamentali e stilemi comunicativi ma con l’introduzione delle tecnologie sempre più avanzate nella nostra quotidianità il cambiamento ha impresso una vistosa accelerazione, le stesse dimensioni spazio temporali dell’essere e dell’agire vanno perdendo i limiti angusti dei confini e delle costrizioni. La galassia di internet, l’universo del web, il metaverso, l’I.A., la robotica e tutte le infinite applicazioni e i loro ulteriori cascami tecnici e operativi costituiscono mondi paralleli dove il virtuale si confonde e si sostituisce al reale. Ciò crea scompensi e dissonanze, non tutto ciò che circola viene dal basso, molto è introdotto nel circuito comunicativo-relazionale da network e media con finalità commerciali e di profitto, influencer e creator sono ad esempio figure professionali nuove che realizzano fatturati mostruosi introducendo nei comportamenti, specie tra i giovani, induzioni e convincimenti, persuasioni e modelli che sovente sono in aperta distonia con le regole che si apprendono a scuola o in famiglia.  L’identità digitale va sostituendo quella anagrafica, i social sono potenti strumenti di informazione e di trasmissione di dati, di motivazione a comportamenti disparati: molto di quanto accade ha una potenzialità di leggi tutto