Ultimo Aggiornamento:
17 aprile 2024
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Eppur si muove! Il sistema culturale italiano ai tempi della crisi

Maurizio Cau - 17.06.2014

Lustri di immobilismo

Da almeno vent’anni la politica culturale italiana si muove entro un singolare paradosso, quello di un Paese che si bea di detenere una fetta significativa del patrimonio culturale mondiale, ma che nel proprio sviluppo culturale investe molto meno della media degli stati europei. Così l’irragionevole mantra che percorre a tutti i livelli il discorso pubblico italiano sulla cultura, quello per cui il nostro Paese ospiterebbe il 70% (altri, più modestamente, parlano del 50%) del patrimonio culturale mondiale, risulta fastidioso non tanto e non solo per la sua completa infondatezza, quanto perché se così fosse, l’immobilismo della politica italiana nei riguardi della sfera culturale risulterebbe ancor più scellerato. 

Che nella vita politica italiana l’interesse per la cultura abbia progressivamente perso di centralità lo descrive molte bene (pur con qualche eccezione) il profilo dei ministri chiamati negli ultimi anni a guidare il Ministero per i Beni e le Attività Culturali: politici con improbabili velleità letterarie, uomini di cultura leggi tutto

Cronaca di un’assenza. La politica italiana nel dibattito pubblico tedesco

Maurizio Cau - 17.05.2014

Capita che di fronte al carattere involuto di molta parte del discorso pubblico nostrano, adagiato su una lettura spesso ombelicale degli avvenimenti politici, sorga l’esigenza di allargare lo sguardo e di osservare l’immagine che l’Italia proietta di sé oltre i propri confini. Una buona pratica è quella di verificare quanta parte del dibattito politico italiano, accalorato ma spesso asfittico, riesce a traguardare i confini nazionali e a destare l’attenzione, per limitarci alla dimensione continentale, dei nostri partner europei. Si tratta di un’azione di profilassi del pensiero che porta inevitabilmente a relativizzare l’immagine del ruolo e del peso che il nostro Paese conserva nelle vicende politiche ed economiche internazionali.

Un buon banco di prova è dato dall’esame della presenza e della rilevanza che i fatti politici italiani hanno correntemente nella stampa tedesca. Non ci si attende certo che le turbolenze della vita politica nostrana trovino nei quotidiani tedeschi la medesima eco che gli orientamenti politico-economici del governo guidato dalla Merkel leggi tutto

L’enigma del Senato. Corsi e ricorsi della storia repubblicana

Maurizio Cau - 01.05.2014

Il paesaggio che si apre sul percorso di riforme avviato dal Governo ha contorni tutt’altro che lineari, segnato com’è dalle numerose critiche (spesso interne alla stessa maggioranza) che stanno accompagnando il processo di revisione del bicameralismo e la modifica del Titolo V della carta costituzionale. Per rimanere nell’ambito strettamente politico, e tralasciando dunque le posizioni espresse da intellettuali, esperti e commentatori, si contano numerose posizioni critiche: da quella di Bersani, che nella combinazione tra la riforma della legge elettorale e quella del Senato rinviene una potenziale minaccia per il sistema democratico e propone una significativa modifica della legge elettorale, a quella del senatore PD Chiti, che ha presentato un disegno di legge alternativo in cui, pur espresso su base regionale e ridimensionato nel numero dei componenti, il Senato resterebbe elettivo; ancora, da quella di alcuni esponenti di Forza Italia che reclamano l’elettività della seconda Camera, alla proposta di Civati, che punta a una composizione mista del Senato, in parte elettiva e in parte rappresentativa del sistema regionale. leggi tutto

Professoroni, professori e professorini. A margine del dibattito sulle riforme istituzionali

Maurizio Cau - 17.04.2014

Coi suoi toni accesi, il dibattito sulle proposte di riforma istituzionale avanzate dal Governo non smette di infiammare gli animi di commentatori politici, giuristi e uomini di partito. Nelle fasi di passaggio ogni tentativo di ridefinizione dei tradizionali confini del gioco politico è all’origine di robuste contrapposizioni, così non stupisce che la riflessione in queste settimane si sia andata polarizzando intorno a due posizioni: quella dei sostenitori, pur con mille distinguo, della portata riformista del progetto avanzato da Renzi e quella dei suoi detrattori, allarmati dai contenuti di quel disegno non meno che dallo stile e dalla cultura politica che sembrano animarlo. leggi tutto