Ultimo Aggiornamento:
17 aprile 2024
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Argomenti

Alla ricerca del vero senso dell'esistenza

Francesco Provinciali * - 17.12.2022

Prof. Andreoli trovo che sovente cadiamo nell’errore di cercare intorno a noi, nei beni materiali e nel desiderio del loro possesso lo scopo dell’esistenza, eludendo interrogativi profondi che riguardano invece il senso della vita anche nei suoi aspetti reconditi: le relazioni con gli altri, la fatica che accompagna ogni conquista, il dovere della responsabilità, fino al sacrificio e al dolore. Quali consapevolezze dobbiamo recuperare per nobilitare il nostro essere qui, nel mondo?

 

Vede, dottor Provinciali, io credo che ci siano momenti in cui forse devono prevalere la gioia, il gioco, la curiosità: insomma c’è anche un tempo per evadere, sono convinto che ci siano occasioni in cui il tempo diventa gradevole per l’esistenza e per l’uomo. Ci sono però situazioni di vita diverse in cui questi aspetti positivi non sono possibili perché bisogna passare dal ‘particulare’ - per usare un’espressione di Vico- al generale e quindi viene un tempo in cui è necessario dedicarsi alla ricerca del significato che ha l’uomo nel mondo e quindi reciprocamente al significato del mondo per l’uomo. In questo consiste la scoperta continua del senso della vita. Mi pare che noi dovremmo “essere dentro” questo tempo, per un motivo molto semplice: viviamo in epoca di crisi. leggi tutto

Il 56° rapporto Censis: un'Italia latente, malinconica e in attesa

Francesco Provinciali * - 10.12.2022

La lettura dello stato sociale del Paese con gli occhiali del CENSIS è da sempre decisiva per cogliere le tendenze di breve-medio periodo in atto: quella attuale segna una radicale discontinuità rispetto al passato, si potrebbe affermare che siamo alle soglie di una nuova era. L’incidenza negativa della fase di stagnazione e di recessione modifica gli stili di vita. È finita l’era dell’abbondanza anche se il quadro di incertezze si manifestava da tempo: è variato lo stesso schema dicotomico tra percettori di reddito e strati sociali meno abbienti (garantiti versus non garantiti) in quanto l’inflazione riguarda tutti, pur con differenziali rapportati.

Viene meno lo scudo protettivo del risparmio accumulato a motivo della crisi energetica.

Le oscillazioni del PIL tra il 2020 (fortemente negativo ad un meno 9%), il rimbalzo del 2021 più 6,7 % e il 2022 con una crescita acquisita del 3,9% mentre il FMI ipotizza per il nostro Paese un meno 0,23% per l’anno a venire, esprimono incertezze e discontinuità. Il 93% degli italiani è convinto che l’inflazione durerà a lungo, il 69% teme per il proprio tenore di vita (di cui il 79% tra i redditi più bassi) il 64% sta intaccando i risparmi per far fronte alle dinamiche inflattive.

La pandemia, la guerra in Ucraina, l’alta inflazione e la morsa energetica sono leggi tutto

Prove di futuro: il Metaverso

Francesco Provinciali * - 19.11.2022

Nella home page di TIME 2030, il magazine della prestigiosa rivista madre – che lo descrive come un progetto decennale che seguirà il nostro progresso verso un mondo sostenibile ed equo – si legge: “The next decade will likely determine whether the planet will remain fit for human habitation”, letteralmente…’il prossimo decennio probabilmente determinerà se il pianeta resterà una dimora abitabile per l’Uomo’.

A margine della pagina un orologio scandisce il contdown in anni, mesi, giorni, ore, minuti e secondi che ci separano da questo programmato traguardo di verifica. Tutti gli studi, le ricerche, i dati, le riviste scientifiche e antropologiche a livello mondiale e le premonizioni delle più autorevoli istituzioni -inclusa l’ONU- convergono nel rimarcare come il pianeta e i suoi abitanti si trovino in una fase cruciale e decisiva per i destini del mondo: è in gioco la sostenibilità della vita, tra rischio di estinzione globale, cambiamenti climatici e urgente ricerca di nuovi equilibri nella sussistenza delle biodiversità. I passaggi cruciali di questo progetto, secondo TIME 2030, si riassumono nei temi dell’innovazione, delle uguaglianze, della sostenibilità, dell’economia, delle giovani generazioni e infine delle leadership che auspicabilmente guideranno il percorso difficile ma necessario verso un ecosistema che comprenda uomo e ambiente. leggi tutto

Minori al centro della cronaca

Francesco Provinciali * - 12.11.2022

La cronaca ci propone con accentuazioni sempre più incalzanti episodi in cui i minori sono al centro di contesti di violenza subita o agita. Ci sono padri e madri che scaricano sui figli le proprie frustrazioni esistenziali o più semplicemente la propria immaturità e incapacità genitoriale: l’abbandono fisico e affettivo è forse il caso più ricorrente ma non sono rare situazioni di violenza fisica e sessuale, comportamenti agghiaccianti e innaturali perpetrati su creature in tenerissima età, come quel padre che recentemente ha ammesso di aver scaraventato fuori dalla finestra la figlioletta di 2 anni.

L’esperienza di ascolto consente di conoscere situazioni che vanno dal disagio familiare a contesti promiscui dove un figlio è spesso motivo di disturbo e un ostacolo al delirante abbandono alle pulsioni di egoismo e narcisismo sfrenato degli adulti, oppure viene fatto oggetto di veri e propri atti di abuso, spesso alimentati dalle droghe e dall’alcool, altre volte in assenza di relazioni affettive primarie, di disinteresse o di conflitti di coppia. Quanto tutto questo si ripercuota – nel migliore dei casi – sull’insuccesso formativo e sul fallimento scolastico dei minori lo si deduce dalle segnalazioni che i servizi sociali o gli stessi istituti inoltrano alle autorità giudiziarie minorili a partire dalla scuola dell’infanzia. leggi tutto

Fra speranze e paure

Francesco Domenico Capizzi * - 09.11.2022

Intelligenze artificiali “allenate grazie al dataset”, robot che si comportano come “esseri umani“, che imparano dai propri errori” e si allenano per migliorare le proprie prestazioni” e “formulano specifiche previsioni, anche “aggiustando il tiro in caso di errori fino a trovare la relazione giusta fra dati emersi e dati reali… fino a lavorare correttamente in modo autonomo raggiungendo affidabilità vicine al 100%” per guidare automobili e complessi industriali, istruire economia e finanza, formulare diagnosi ed eseguire terapie e interventi chirurgici, assistere malati ed anziani, indirizzare il mondo della finanza e del commercio, ideare e comminare intrecci e disastri geopolitici e poi… nei teatri di guerra…tutto secondo algoritmi…

Oggi parlare di innovazione tecnologica appare riduttivo, rispetto ai cicli di crescita progressivi ed impetuosi, più debitamente definibile “rivoluzione tecnologica”, non soltanto a causa della sua espansione, ma per l’uso di apparati sistemici tali da rendere i nostri più prossimi antenati, per la semplicità dei mezzi adoperati, più vicini ai secoli medioevali che a quelli della “rivoluzione industriale”.

Le rapide evoluzioni tecnologiche e tecnocratiche, che constatiamo estendersi in tutte le fasi del giorno e della vita quotidiana, verificandone l’efficacia e l’utilità, sono da apprezzare, leggi tutto

La discriminazione sui lavoratori fragili lascia in grave difficoltà coloro che non possono usufruire dello Smart Working

Francesco Provinciali * - 05.11.2022

Solo chi vive sulla propria pelle il vulnus normativo lasciato in eredità dal Governo uscente può descrivere la solitudine, il disagio e la frustrazione che concretamente ne derivano.

Ecco: assenza di lungimiranza, di conoscenza delle realtà diversificate nel mondo del lavoro, di bisogni e di diritti dei soggetti più deboli ed esposti al pericolo di contagio e mancanza di senso della concretezza hanno caratterizzato la soluzione politica al problema dei lavoratori fragili privi di tutele, segnatamente per il vuoto normativo che – dopo due anni di rattoppi e provvedimenti retroattivi - ha lasciato davvero senza fiato e senza speranze alcune migliaia di persone a cui non sono state prorogate integralmente le previgenti tutele, scadute il 30 giugno u.s.

Nonostante le promesse che hanno preceduto la campagna elettorale la montagna ha partorito un topolino nel cd. “decreto aiuti-bis”: il Ministro del Lavoro Orlando l’ha appunto definita una promessa mantenuta, per la quale si è speso in prima persona e ha messo sul piatto un obolo di diciotto milioni di euro, il tutto per rinnovare solo una delle due tutele sulle quali in passato - nei due anni di pandemia -  i fragili potevano contare, quello smart working che è stato propagandato come brillante soluzione al problema ma che leggi tutto

Il porto di Genova Prà: un caso mondiale di stravolgimento ambientale

Francesco Provinciali * - 29.10.2022

Il Governo di Singapore fa le cose sul serio in quanto a politica espansiva nella gestione dei sistemi portuali italiani. La fusione di PSA Genova Prà (con sede e direzione generale a Singapore) e SECH con sede a Genova ha creato in quel di Genova un colosso in grado di contendere il mercato del trasporto via mare e delle strategie portuali a MSC e alla cinese COSCO. Mentre PSA è già un colosso mondiale al suo confronto SECH è realtà piccola e locale: l’operazione è consistita quindi nell’inglobare SECH in PSA. 

Tradotto in soldoni ciò significa che il gigante PSA ha la quota azionaria di maggioranza per la governance dei due terminal containers del Porto di Genova, il SECH (terminal contenitori di Genova spa che gestisce la Calata Sanità) e il PSA di Prà, ormai diventato il più importante terminal import-export italiano.

Si aggiunga l’alleanza cinese con la Maersk (il primo gruppo armatoriale per il trasporto dei container al mondo) nel porto di Savona mentre nel mirino finisce anche La Spezia dove c’è il terminal di Contship con MSC. E mi scuso per eventuali imprecisioni. Chi vive in quei contesti territoriali avverte un senso di declino ambientale inarrestabile: basta osservare lo sfascio ecologico leggi tutto

“Grande” guerra, soltanto per le dimensioni

Francesco Domenico Capizzi * - 26.10.2022

4 novembre: ricordare quei ragazzi utilizzati come “viti di una macchina che si scaglia avanti e nessuno sa dove, che si rigetta indietro e nessuno conosce il perché…”

 

All’alba del 31 gennaio 1917 un ragazzo alto ed esile dai modi gentili e miti, appena diciottenne e senza un filo di barba, in completo blu e cravatta verde scuro salì sul vagone di prima classe alla stazione di Patti. Alle motivate rimostranze del capotreno contrappose, svettante in mezzo alla dozzina di suoi coetanei, uno straordinario diritto appena acquisito: l’appartenenza al Regio Esercito Italiano. Non potrà, infine, che ripiegare insieme agli altri sul vagone di coda riservato ai coscritti.

 La lunga sosta nella stazione di Napoli Mergellina gli permise di apprendere da un ufficiale che il convoglio, divenuto tradotta militare, viaggiava verso la stazione di Milano. Con il carico di assiderati, affamati e assetatiinconsapevoli della destinazione finale, vi giungerà il 7 febbraio. Ufficiale e coscritto proseguirono insieme verso San Felice d’Intelvi, dove era in costruzione la linea Cadorna, distante dal fronte ma non tanto da evitare il riverbero delle esplosioni e i bagliori dei bengala, angoscianti nelle ore notturne.

Quel ragazzo era Giuseppe Capizzi, mio padre, l’ufficiale Felice Alimonte, cappellano militare, il quale, uso a leggi tutto

Le molte facce della povertà nel 21° rapporto Caritas

Francesco Provinciali * - 22.10.2022

Dovrebbe essere utile all’agenda politica del nascente Governo e del nuovo Parlamento il 21° Rapporto della Caritas italiana sulla povertà in Italia, presentato il 17 ottobre u.s. sulla base dei dati raccolti dai circa 2800 “centri di ascolto” del Paese. In attesa del 56° Rapporto CENSIS, l’elaborazione delle evidenze da parte del più importante organismo di assistenza delle persone indigenti costituisce un documento utile per conoscere, analizzare, comprendere e intervenire sul crescente disagio che i riflessi e le ricadute della pandemia, della guerra in Ucraina, della ripresa dell’inflazione, dell’incombente recessione e del gap sempre più divaricato in tema di disuguaglianze sociali stanno vistosamente accelerando.

I dati sono eloquenti e significativi, presentando i molteplici aspetti della povertà che ormai interessano e coinvolgono 1 milione 960 mila famiglie, pari a 5.571.000 persone (il 9,4% della popolazione).

Lo studio di Caritas Italia comprende inoltre un’indagine comparativa transnazionale condotta complessivamente in 10 paesi europei, congiuntamente a Caritas Europa e Don Bosco International, sul tema della transizione scuola-lavoro per i giovani che vivono in famiglie in difficoltà, mettendo al centro delle conseguenti riflessioni le politiche di lotta alla povertà, utilmente declinabili per chi dovrà porre mano alla gestione del Pnrr e al Programma europeo Next generation.

I dati esposti dalla Caritas presentano dunque uno leggi tutto

La società digitale

Francesco Provinciali * - 15.10.2022

Ciò che emerge da una rilettura dei Pensieri di Blaise Pascal, oltre allo stupore suscitato dalla sua intelligenza poliedrica (fu matematico, fisico, filosofo, teologo) e dalle intuizioni ermeneutico-interpretative maturate nella sua breve, intensa esistenza è la domanda ricorrente sul “senso della vita”.

Smontando la granitica certezza cartesiana del “cogito ergo sum”, Pascal valorizzò la dimensione del pensiero divergente accostando all’esprit del geometrie l’esprit de finesse. A ben rifletterci – siano nel XVII secolo- inizia con lui il tema della problematizzazione filosofica della vita così come si è sviluppata nell’’800 e nel ‘900 ed è giunta fino ai nostri giorni, nel post moderno, post ideologico, e post globale.

L’esistenza umana genera più problemi che certezze nell’eterno presente mentre l’esplorazione del futuro non è fatto che riguardi solo la scienza: nelle pieghe dei suoi risvolti antropologici e nelle cavità carsiche dei suoi impliciti individuali e sociali c’è spazio per ogni aspetto della cultura, dell’etica dei comportamenti, della produzione del pensiero. Se accostiamo la problematizzazione del vivere alla certezza della dimensione razionale che insegue soluzioni codificabili cogliamo ad esempio il passaggio Kantiano dal fuori al dentro di noi, la cosmologia ineffabile di Leopardi, la dialettica Hegeliana che è forse il passaggio culturale più caratterizzante e significativo della civiltà occidentale, ciò leggi tutto