Ultimo Aggiornamento:
17 aprile 2024
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Argomenti

L'incidenza delle tecnologie nei passaggi generazionali

Francesco Provinciali * - 24.06.2023

Dopo la rivoluzione industriale dell’800 e quella tecnologica del ‘900, il nostro secolo appare caratterizzato dalla digitalizzazione informatica, come processo pervasivo che per dimensioni  spazio –temporali e target di fruizione si configura sempre più come un derivato della globalizzazione, in quanto legato a modi di essere e di fare che si esprimono ad ogni latitudine comprimendo gli spazi angusti della quotidianità e finendo per condizionare i comportamenti individuali e collettivi di tutti.

La diffusione ubiquitaria delle tecnologie di ultima generazione non conosce ostacoli o confini e si manifesta come un fenomeno ormai irreversibile con cui siamo costretti a fare i conti. La stessa alternanza generazionale non è un fatto ciclico che si avvicenda secondo paradigmi ripetibili, poiché ciò avviene mentre mutano il contesto, la vita sociale, i diritti e i doveri, le aspettative, le logiche dei mercati e quelle della competizione: possiamo affermare che la dimensione economica e quella del pensiero computazionale hanno sovvertito il concetto stesso di cultura come processo di lunga metabolizzazione del sapere e gli apprendimenti scolastici, quelli del tempo libero, la lettura e la scrittura sono stati condizionati dall’incessante e a volte tumultuoso entrare in scena di informazioni e comunicazioni disparate che hanno rotto gli schemi di un leggi tutto

La pandemia della solitudine

Francesco Provinciali * - 17.06.2023

In una società multietnica e globalizzata i contagi si diffondono rapidamente: così è stato per il Covid-19, così pare che sia per una pandemia che non ha origine da un virus ma nasce e dilaga in modo esponenzialmente crescente, specie nei contesti umani più avanzati: si tratta dell’epidemia della solitudine. Tanto crescente e pervasiva che l’Economist l’ha definita “la lebbra del XXI secolo”.

Recentemente Vivek Murthy – la massima autorità sanitaria degli USA quale Surgeon general of the United States, cioè "Chirurgo generale", nominato dal Presidente Biden, capo operativo del Public Health Service Commissioned Corps e quindi il principale portavoce in materia di sanità pubblica del governo federale degli Stati Uniti, infine rappresentante americano nell’OMS, ha messo in guardia sulla crescite e gli effetti del fenomeno negli stili di vita degli yankee, che condividono con gli abitanti del Regno Unito il triste primato di un 50% della popolazione affetto da questa condizione esistenziale epidemiologica di ‘solitudine e di isolamento’. Ma pare che Finlandia, Danimarca e Norvegia lamentino da tempo questa situazione che affligge i rispettivi abitanti mentre la ‘Fondation de France’ ha evidenziato come siano milioni i francesi che soffrono di isolamento, solitudine ed emarginazione sociale. Il fenomeno diventa a un tempo massivo leggi tutto

Il futuro tra fascinazione e rischio di estinzione della vita sul pianeta

Francesco Provinciali * - 10.06.2023

La fascinazione del futuro ha sempre esercitato una forza di attrazione irresistibile per la scienza, non solo per gli addetti ai lavori ma anche nel campo dell’immaginazione descrittiva che si ritrova ad esempio nelle narrazioni distopiche di George Orwell, Stanley Kubrick, Isaac Asimov e Aldous Huxley. Possiamo ora affermare che le nuove tecnologie e la digitalizzazione pervasiva stanno imprimendo una vistosa accelerazione ai processi di innovazione che cambiano in modo radicale la nostra vita, spesso in modo ubiquitario e imprevedibile, tanto da modificare nell’immaginario collettivo le stesse nozioni di spazio e di tempo.

Si tratta di una deriva inarrestabile ma osservandola e riflettendo sulle conseguenze e gli effetti non sempre potenzialmente positivi si è indotti a più di una riflessione che investe nella sua interezza lo stato attuale del mondo.

Da anni seguiamo con apprensione i moniti delle organizzazioni internazionali che si occupano di sostenibilità ambientale, a cominciare dai Rapporti dell’ONU e dell’Ipbes (la piattaforma intergovernativa di politica scientifica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici) l’ultimo dei quali ha drammaticamente annunciato la possibilità della sesta estinzione della vita sulla Terra, la prima per mano dell’uomo). Basti ricordare gli studi del biologo Edward Osborne Wilson che faceva due conti sulla crescita demografica: leggi tutto

Elon Musk annuncia impianti celebrali per interconnettersi con il PC

Francesco Provinciali * - 03.06.2023

Mentre il Presidente Mattarella presenziava alla Cerimonia per i 150 anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni, qualcuno si affannava ad auspicare meno latino e più ChatGPT nelle scuole superiori, senza dimenticare la via immersiva da tempo imboccata dal metaverso e dalle teorie del mondo virtuale inclusivo. La tecnologia “corre come una lepre” scrive Ruben Razzante nel libro “I Social media che vorrei” e “tocca il cielo con un dito” come aveva ben descritto Emanuele Severino. Penso al candore di Pascal nel distinguere l’esprit de geometrie dall’esprit de finesse e la mente guarda a ritroso nella Storia, con gratitudine per chi ha rappresentato la scienza – da Leonardo, a Newton ad Einstein – e per chi ha esaltato l’arte – come Caravaggio, Mozart, Dostoevskij, per ricordare solo l’altro ieri. Globalizzazione e post-moderno si sono imposte come derive che hanno offerto un assist alla tecnica, il pensiero ha assunto prevalenza computazionale, come lo stesso Heidegger aveva intuito e mentre l’arte vive più la stagione della riproducibilità tecnica che l’aura dell’originalità, come rimarcato da Walter Benjamin nel celebre saggio scritto tra il 1935 e il 1939, la deriva scientifica prende il sopravvento in tutti i suoi connotati teoretici ed applicativi.

Tecnica, tecnologie, algoritmi, hardware e software, cyber e web leggi tutto

Sos intelligenza artificiale e mafie digitali

Francesco Provinciali * - 27.05.2023

Un paio di notizie apparse sui media in questi giorni hanno portato alla ribalta un tema di grande attualità sul quale scienziati, addetti ai lavori, esperti di etica della comunicazione e tecnici dei social esprimono da tempo opinioni e punti di vista, con analisi e valutazioni non sempre collimanti.

Si tratta di un’area vasta di argomenti che spaziano dal web, all’intelligenza artificiale, all’uso e all’abuso dei social che per vastità di utilizzo, pluralità di linguaggi, penetrazione pervasiva nei comportamenti umani, prospettive di espansione coinvolgono un target estremamente lato di utenti creando i presupposti oggettivi per una sorta di mutazione culturale profonda e incisiva determinata dall’uso massivo delle tecnologie e radicalmente slegata dai modelli tradizionali di trasmissione del sapere e di ricontestualizzazione spazio-temporale delle relazioni interpersonali.

Hanno destato vasta eco (che pare già “assorbita” come un episodio quasi emendabile) le dimissioni da GOOGLE dopo dieci anni di full-immersion di Geoffrey Hinton, 75 anni, psicologo cognitivo e scienziato informatico, considerato il padrino dell’intelligenza artificiale, pioniere della ricerca sule reti neurali e sul “deep learning”, vincitore nel 2018 del prestigioso premio ‘ Turing Award’. Ha lasciato con una motivazione che fa riflettere: “i programmi di IA hanno fatto passi da gigante e ora “sono piuttosto spaventosi. leggi tutto

Come, nello spazio, i buchi neri diventano buchi bianchi

Francesco Provinciali * - 20.05.2023

Fascino, mistero e spiegazione: queste parole potrebbe accompagnare la lettura del libro del fisico Carlo Rovelli sulla trasformazione dei buchi neri in buchi bianchi, come ribaltamento di prospettiva di osservazione oltre l’orizzonte del visibile e dell’immaginabile, al di là dei confini spazio-temporali.

Sarebbe presuntuoso tentare di riassumere in termini divulgativi lo sforzo di descrizione di un fenomeno scientifico, d’altra parte tutto ciò che riguarda quanto avviene nell’Universo (o avveniva miliardi di anni fa per proiettarsi sulla linea del tempo attuale) e quanto sta accadendo o si riscontrerà e verificherà nei miliardi di anni a venire va sempre considerato e ricomposto nella fascinazione dell’immaginabile: passato, presente e futuro come categorie del tempo che solitamente usiamo per misurare e classificare i fenomeni della nostra dimensione esistenziale qui acquisiscono margini estremamente dilatati, per cui riassumere attraverso congetture, dimostrazioni e comparazioni ciò che avviene nell’Universo non può essere ridotto a poche formulette essoteriche. Le stesse equazioni di Einstein – ancorché validate – vengono messe a dura prova quando si tenta di spiegare che cosa sono questi buchi neri di cui tanto si parla tra gli scienziati e insieme allo sforzo di comprensione si tenta di capire come avvenga la loro trasformazione nei figli minori – i buchi leggi tutto

La coscienza come conquista e valore dei comportamenti umani

Francesco Provinciali * - 13.05.2023

Tra i suoni gutturali degli antenati degli ominidi e le applicazioni di intelligenza artificiale dello ChatGPT (in attesa degli sviluppi che vivremo sulla via del Metaverso), corrono tra i 5 e 7 milioni di anni. L’homo sapiens compare sulla scena del mondo circa 300 mila anni fa, quello di Neanderthal 100 mila dopoun abisso protostorico immenso se comparato alla riconversione digitale, ai robot e alle interconnessioni tra reale e virtuale nei comportamenti umani.

Ripensavo a questo distanziamento siderale che ci separa dalle origini della vita umana sul pianeta leggendo il libro “I buchi bianchi- Dentro l’orizzonte” di Carlo Rovelli, proiettato nell’esplorazione dell’immensità dello Spazio per spiegare come le stelle bruciando generano i buchi neri sprofondando nel proprio orizzonte ma vivendo ancora miliardi di anni e i buchi bianchi ne sono la speculare rappresentazione ribaltando l’immaginario punto di osservazione e confermando le equazioni di Einstein, da un punto di vista opposto. Un agile volumetto che merita un’adeguata recensione.

Nello stesso tempo stavo sfogliavo sulla rivista Antiquity i risultati di una ricerca dell’Università di Edimburgo sull’uso e l’evoluzione strumentale della clava nell’Età della Pietra.

L’uomo osserva la storia partendo dal proprio presente ma può utilizzare opportunamente l’universo di conoscenze di cui dispone. Così come noi leggi tutto

I macigni del nostro tempo che rotolano disgregandosi

Francesco Provinciali * - 29.04.2023

Ai piedi del gigantesco costrutto pluri-ideologico eretto fino alla fine del 900 siede un’umanità stanca e confusa: la globalizzazione ha come avvolto in un limbo polveroso i frantumi dei colossali macigni culturali che lottando tra loro rotolano a valle disgregandosi. A tre anni dalla sua scomparsa possiamo spiegare il presente utilizzando la potente metafora del filosofo Emanuele Severino: cristianesimo, islam, capitalismo, comunismo, democrazia sono i massi giganteschi in perenne conflitto, attirati a scontrarsi come in un cumulo di macerie dalla forza di gravità che ne annulla la forza reciprocamente dirompente. Un gioco di ruolo e di compresenze– si badi bene – deprivato da tassonomie etiche.

Il dominio della tecnica sulla filosofia è in grado di dissolvere tutte le ideologiesecondo Severino la tecnica “è un gigante capace di toccare il cielo con un dito”, mentre i suoi cascami penetrano la dimensione antropologica fino al suo midollo ontologico, l’essere si confonde con l’esistere, l’attendismo del rimando e il nichilismo di una condizione esistenziale svuotata da motivazioni forti ci rendono angosciati e insoddisfatti, sotto il peso di pericoli incombenti, fino al nulla estremo di un indefinibile ‘cupio dissolvi’.

L’attimo è la nuova dimensione temporale prevalente: in un attimo premendo un pulsante si può polverizzare il pianeta con leggi tutto

Social network, politica e leader

Luca Tentoni * - 01.04.2023

La comunicazione politica attraverso i social network è diventata una componente sempre più importante delle campagne elettorali e della promozione di idee e proposte politiche. L'uso di questi strumenti può infatti consentire ai politici di raggiungere un pubblico molto ampio e variegato, ma presenta anche diversi rischi e sfide. Uno dei principali vantaggi dei social network nella comunicazione politica è la loro ampia diffusione e la possibilità di raggiungere facilmente e rapidamente un vasto pubblico. Attraverso la pubblicazione di post e la condivisione di contenuti, i politici possono promuovere le loro idee e le loro proposte, creando un dialogo diretto con i cittadini e aumentando la loro visibilità. Inoltre, i social network consentono ai politici di interagire direttamente con il loro pubblico e di ricevere feedback immediati sulla loro azione politica. Ciò può consentire loro di adeguare la loro comunicazione e la loro strategia in tempo reale, in base alle reazioni del pubblico. Tuttavia, l'uso dei social network nella comunicazione politica presenta anche diversi rischi e sfide. In primo luogo, i social network possono amplificare la polarizzazione e la divisione nella società, poiché le persone tendono a seguire e interagire principalmente con le persone e le idee che condividono già le loro opinioni. leggi tutto

Le psicopatologie quotidiane che ci salvano la vita e (a volte) rovinano quella di chi ci sta accanto

Francesco Provinciali * - 25.03.2023

Debbo la lettura di questo libro al Premio Nobel Prof. Giorgio Parisi che me lo ha consigliato: un biglietto da visita che inserisco in esordio in questa breve recensione e che lo qualifica a priori.

L’autrice è al suo primo romanzo: si tratta di un’opera corposa e densa, incalzante nella narrazione che regge una trama complessa e gravida di impliciti, suscettibile di ampie interpretazioni.

La protagonista del racconto è Marta, una donna morbosamente legata all’idea e alla pratica di una pulizia ossessiva, che la rende guardinga e compulsivamente impegnata in una lotta impari con il mondo che le sta attorno: senza tregua, senza sosta, senza eccezioni, tutto ciò che può essere fonte di un contatto, di un utilizzo pregresso da parte di altre persone diventa un cruccio insopportabile e allo stesso tempo un motivo di impegno ad evitarlo o a rimuovere, riparare, cancellare le tracce del pur minimo sfioramento. Oltre a ciò di cui si rende conto, vede e diventa motivo di sofferenza c’è ampio spazio per immaginare ciò che può essere accaduto a sua insaputa, prima: una maniglia aperta da una mano non pulita, il pulsante dell’ascensore premuto da chissà chi, le banconote che circolano, ma anche i semplici fogli di carta, leggi tutto